Caivano, la camorra rialza la testa, doppia stesa al Parco Verde e poi minacce al parroco anticlan Maurizio Patriciello durante la messa dei bambini
Al parroco anticlan Maurizio Patriciello consegnato un bossolo durante la messa delle 10, da sempre dedicata ai bambini; fondamentale per identificare e bloccare l'emissario la giornalista anticamorra Marilena Natale
Caivano, la camorra rialza la testa. Prima una doppia stesa, sabato sera, a colpi di fucili mitragliatori e pistole al Parco Verde, in prossimità dell'isolato considerato la roccaforte del clan Ciccarelli - Sautto, decimato e decapitato da recenti operazioni delle Forze dell'ordine coordinate dalla Procura di Napoli. Domenica mattina quindi la consegna di un proiettile calibro 9x21 al parroco anticlan Maurizio Patriciello durante la messa delle 10, da sempre dedicata ai bambini del catechismo.
La doppia stesa
Erano da poco passate le 22 quando una decina persone, a bordo di 5 scooter, sono entrate in azione nel Parco Verde di Caivano brandendo fucili mitragliatori e pistole. Il commando si è diretti in via dei Tulipani, poco lontano dal nuovo parco giochi inaugurato la mattina, e ha iniziato a sparare all'impazzata per poi puntare su una strada parallela, viale Margherita, dove si trova l'isolato che per anni è stato la roccaforte del clan Sautto - Ciccarelli che per gli inquirenti avrebbe gestito lo spaccio di droga e controllato i traffici illeciti in zona.
Nella notte tra il 22 e il 23 settembre, nell'ambito delle indagini dirette dalla Procura della Repubblica, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna avevano eseguito una ordinanza cautelare di custodia in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di cinque persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso e associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti in pratica decapitando il clan già decimato.
Lo scorso 30 luglio sempre i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, su ordine del gip di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, avevano eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 8 persone, sette delle quali già detenute dai primi di luglio, ritenute dagli inquirenti legate al clan Ciccarelli, per il quale avrebbero gestito il business delle estorsioni.
Proiettile per don Patriciello
Il 75enne è stato bloccato dagli agenti del Commissariato di Afragola e dai militari della Stazione dei Carabinieri di Caivano. Vittorio De Luca - precisano gli inquirenti - risulta aver già posto in essere condotte persecutorie aggravate dal metodo mafioso nei confronti del sacerdote, entrando in chiesa armato di coltello.
Associato in carcere, le indagini puntano adesso a definire cosa lo abbia spinto a consegnare quel proiettile, se si sia trattato cioè di un gesto dovuto a difficoltà legate a particolari condizioni personali (sarebbe infatti stato dichiarato incapace di intendere e volere), oppure effettivamente si sia trattato di un inquietante messaggio del clan.
Solidarietà per don Patriciello
"Non me lo aspettavo, non durante la comunione - ha commentato amaro don Patriciello - nonostante due anni di presenza massiccia del Governo, nel 2025 stiamo ancora così".
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto pervenire a don Maurizio Patriciello la sua vicinanza e la sua solidarietà.
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha sentito al telefono don Maurizio per esprimergli la propria solidarietà e ribadire la vicinanza dello Stato alla comunità di Caivano. Nell’occasione, il ministro gli ha anche preannunciato una visita a breve. Solidarietà a don Patriciello è arrivata anche, dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che ha commentato "Quanto accaduto oggi a Caivano è un fatto gravissimo: intimidire un sacerdote nel momento più sacro, la celebrazione della Santa Messa, equivale a colpire l’intera comunità civile e religiosa. Esprimo la mia solidarietà a don Patriciello. Lo Stato risponderà con fermezza, perché la legalità non arretra di fronte alla violenza". Messaggi di vicinanza sono arrivati, tra gli altri, anche da Pina Castiello, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e da Pino Bicchielli, componente della Commissione Bicamerale Antimafia che ha detto "Forza don Maurizio, siamo al tuo fianco nella battaglia contro il crimine e il malaffare. Sei un esempio per tutti e in particolare per i giovani, del territorio e non, che credono in un futuro migliore".
Pattuglie aggiuntive per presidiare il Parco Verde
Già da oggi, inoltre, operatori della Polizia di Stato e dei Carabinieri hanno inviato pattuglie aggiuntive per presidiare Parco Verde. Inoltre, è stata disposta l’intensificazione delle misure di tutela nei confronti di don Patriciello. Domani si terrà una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica focalizzato sugli episodi di Parco Verde.