Scontri tra tifosi di Genoa e Samp, 5 ultras faranno i lavori socialmente utili e per altri 3 chieste condanne

I disordini in piazza Alimonda portarono a un escalation di vendette tra i supporter rossoblucerchiati. Tafferugli nati da una voce mai provata di aggressione

Cinque tifosi blucerchiati, accusati di essere tra i responsabili dei violenti scontri in piazza Alimonda del 5 maggio 2024, hanno ottenuto  il via libera alla messa alla prova. Per tutti (per uno di loro c’è stato un rinvio tecnico perché ancora non aveva presentato il programma) la durata stabilita dalla giudice Nicoletta Guerrero è di 180 giorni con 360 ore di lavori socialmente utili che svolgeranno in circoli e associazioni. Gli altri tifosi, che non potevano accedere alla misura alternativa sono a processo con rito abbreviato davanti alla gip Alice Serra. Si tratta di tre ultras della Samp accusati di resistenza e altri reati e tre tifosi rossoblù a cui è contestata solo la rissa. La pm Paola Crispo ha chiesto per i tre genoani quattro mesi di reclusione mentre per gli ultras della Samp la pm ha chiesto condanne comprese tra due anni e un mese e due anni e sei mesi. La sentenza arriverà il prossimo 8 ottobre.

Un’ottantina di ultras aveva cercato lo scontro con un gruppo di tifosi rossoblù che stavano guardando la partita del Genoa in trasferta dopo che si era diffusa la voce che un tifoso della Samp era stato aggredito passando in scooter. Una voce che non ha mai fatto seguito a denuce circostanziate, però. I tafferugli a suon di sedie a tavolini divelti avevano portato fra l’altro al ferimento di una dirigente di polizia. Undici in tutto i tifosi denunciati di cui 8 sampdoriani. Per alcuni di loro erano state anche disposte misure cautelari. Gli scontri del 5 maggio in piazza Alimonda erano stati il primo momento di un lungo periodo di violenze, ritorsioni e tensioni fra le due tifoserie genovesi, culminato con gli scontri prima e dopo il derby di Coppa Italia del 25 settembre. La notte successiva al blitz dei doriani in piazza Alimonda, un gruppo di ultrà rossoblù aveva assaltato il club Ultras Tito Cucchiaroni danneggiandolo pesantemente e rubando gli striscioni che sono stati poi appesi al contrario al derby. Sempre il 6 maggio a Nervi un tifoso genoano era stato accoltellato mentre pranzava in un bar.