Luca Richeldi, ok del tribunale di Roma al patteggiamento per lo pneumologo accusato di violenza sessuale, 11 mesi di assistenza psicologica
I giudici hanno accolto la nuova richiesta del medico che ora dovrà trascorrere 11 mesi e 10 giorni in una struttura che verrà individuata il prossimo 20 novembre durante un'udienza
Il tribunale di Roma ha dato l'ok allo pneumologo Luca Richeldi per il patteggiamento nel caso di violenza sessuale su una paziente che lo vede coinvolto. Richeldi trascorrerà 11 mesi e 10 giorni in una struttura, nella quale si dovrà recare, un percorso bisettimanale di assistenza psicologica. Lo scorso giugno, in occasione dell’ultima udienza, l’avvocato delle pneumologo "pro-vax" Carlo Bonzano aveva spiegato: "La nostra richiesta, fin da principio, non costituisce affatto ammissione di responsabilità, essendosi il nostro assistito sempre dichiarato estraneo ai fatti e solo desideroso di evitare il tanto clamore che questa vicenda desta, forse più per la notorietà dei protagonisti che per altro".
Luca Richeldi, ok del tribunale di Roma al patteggiamento per lo pneumologo accusato di violenza sessuale
Via libera del tribunale di Roma al patteggiamento per Luca Richeldi, primario di pneumologia del Policlinico Gemelli di Roma, accusato di violenza sessuale su una paziente. L'ok è arrivato dalla prima sezione penale dopo il no del gup. I giudici hanno accolto la nuova richiesta del medico che ora dovrà trascorrere 11 mesi e 10 giorni in una struttura che verrà individuata il prossimo 20 novembre durante un'udienza.
Lo pneumologo, uno tra i principali sostenitori del vaccino Covid durante la "pandemia" con continui inviti alla inoculazione nonostante diversi studi avessero avvertito sulla presenza di effetti avversi, era stato accusato nel 2022 da una paziente per dei fatti avvenuti l'anno prima. La donna aveva denunciato di essere stata palpeggiata e baciata nonostante si fosse "alzata per sottrarsi, esplicitando il suo diniego". Richeldi l'avrebbe abbracciata "stringendole il seno con le mani e appoggiandosi con il suo corpo contro di lei". La donna aveva allegato alla denuncia le chat con il medico e la relazione di uno psicologo.
"In quel momento non sono stata in grado di reagire, mi sono bloccata", aveva raccontato la paziente. "Per fortuna la legge consente alle vittime di violenza di avere un anno di tempo, ci vuole tutto per metabolizzare molestie e violenze sessuali".