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Stefano Puzzer, vittoria in Cassazione per il leader delle proteste "No Green Pass" e "No-vax" al porto di Trieste, dovrà essere reintegrato e risarcito

Una rivincita vera e propria, arrivata dopo 4 anni di processi. Una storia che si conclude con la vittoria in terzo grado di giudizio e con gli stessi giudici costretti ad ammettere come il suo fosse stato un "licenziamento illegittimo"

14 Settembre 2025

Stefano Puzzer, vittoria in Cassazione per il leader delle proteste No Green Pass al porto di Trieste, dovrà essere reintegrato e risarcito

Stefano Puzzer, fonte: imagoeconomica

Vittoria in Cassazione per il leader delle proteste "No Green Pass" e "No-vax" al porto di Trieste, Stefano Puzzer. Una rivincita vera e propria, arrivata dopo 4 anni di processi. Una storia che si conclude con la vittoria in terzo grado di giudizio e con gli stessi giudici costretti ad ammettere come il suo fosse stato un "licenziamento illegittimo". Puzzer dovrà ora essere reintegrato e risarcito.

Stefano Puzzer, vittoria in Cassazione per il leader delle proteste "No Green Pass" e "No-vax" al porto di Trieste

Vittoria dopo 4 lunghi anni per Stefano Puzzer. Il portuale di Trieste e leader delle proteste "No Green Pass" e "No-vax" ha ottenuto una vittoria in Cassazione, la più importante, e adesso dovrà essere reintegrato e risarcito. "Quando ho saputo la notizia stavo andando al lavoro, ho fatto solo un passaggio rapido con i miei avvocati, ma stamattina ho avuto modo di leggere tutto con calma. Da oggi posso iniziare a gioire", ha detto Puzzer, uno dei protagonisti delle manifestazioni durante l'epoca nella quale veniva imposto il Green Pass per legge, uno strumento che certificava l'avvenuta inoculazione del vaccino Covid.

Puzzer, alla guida del sindacato portuale "Clpt", aveva indetto una protesta a oltranza a partire dal 15 ottobre 2021 davanti al varco 4 del porto contro l'introduzione del Green Pass sul posto di lavoro. Trieste era diventato un polo in cui si sono nel tempo concentrate migliaia di persone che manifestavano sia contro il Green Pass, sia contro il vaccino Covid. Puzzer si era autosospeso per diversi mesi, diventando il portavoce ed il leader della protesta, e poi era stato licenziato. Il 49enne aveva fatto ricorso il 16 aprile 2022

Puzzer era pure stato oggetto di DASPO: il portuale triestino era stato bandito da Roma dopo aver allestito un banchetto a Piazza del Popolo per raccogliere solidarietà e adesioni nella sua lotta contro le restrizioni contro il Covid. Tuttavia, il Tar del Lazio aveva annullato la misura. Adesso per lui è arrivato il momento di gioire: "Ringrazio la mia famiglia e gli avvocati Mirta Samengo e Alessandra Devetag per il lavoro straordinario fatto e per avere avuto fiducia in me fin dall'inizio. Solo grazie a loro siamo arrivati a questo risultato".

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