Phica.net: crociata anti-pugnetta: la legge sul revenge porn e la guerra (persa) contro i segaioli da forum

Tra moralismi e indignazione social, la “lotta al maschio arrapato” rischia di diventare una barzelletta

Leggere le recenti dichiarazioni di Silvia Semenzin, soprannominata “la madrina” della legge sul revenge porn, è un po’ come ascoltare un prete che scopre TikTok: tanto sdegno, poca connessione col mondo reale.

La crociata contro “l’onanismo digitale organizzato” – chiamiamolo così per dargli un tocco di classe – parte da un forum (ora defunto, Phica.net) dove un gruppo di solitari con troppa banda larga condivideva foto di mogli, fidanzate, signorine di OnlyFans e, per chi ama il rischio, perfino scatti delle sorelle Meloni. Sì, c’è chi ha gusti forti.

Il punto è semplice: tra commenti beceri, pippe mentali e screenshot rubati, è tutto uno scivolare sul bagnato. Ma vogliamo davvero chiamare “emergenza morale” il fatto che un branco di segaioli si ecciti davanti a due foto in un angolo privato del web? Davvero il problema principale è la “masturbazione organizzata”?

Ora, attenzione: condividere immagini intime di ignare partner è schifoso, su questo non si discute. Ma anche lì bisognerebbe interrogarsi sul “come ci siano arrivate” certe foto, prima di prendere i forconi. Quanto al resto – ovvero la pornografia “presa in prestito” da OF o simili – qualcuno avvisi l’umanità che il web è già pieno di tutto questo, solo con più buffering.

Alla fine, resta questo: una battaglia tutta ideologica, un po’ moralista, un po’ paternalista, contro una categoria che esiste da sempre, ovvero quella del maschio solitario che se la suona in santa pace. Con buona pace delle leggi, dei codici e dei firewall: quelle mani, care madrine, continueranno a muoversi, vibranti e instancabili.