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Inchiesta urbanistica Milano, caduta accusa induzione indebita per Sala, il sindaco sui 6 arresti: “Prendo atto, lavorerò con passione e dedizione”

Il sindaco ha voluto sottolineare la propria correttezza istituzionale: “Ciò, del resto, corrisponde alla mia più ferma convinzione di non avere mai posto in essere alcuna azione che abbia avuto finalità personali”

31 Luglio 2025

Inchiesta urbanistica Milano, caduta accusa induzione indebita per Sala, il sindaco sui 6 arresti: “Prendo atto, lavorerò con passione e dedizione”

Beppe Sala, fonte: imagoeconomica

È caduta l'accusa di induzione indebita nei confronti del sindaco di Milano Giuseppe Sala e dell'architetto Stefano Boeri, nell’ambito dell’inchiesta della Procura meneghina che riguarda presunte irregolarità nell’urbanistica milanese. Lo ha stabilito il giudice per le indagini preliminari, Mattia Fiorentini, che non ha ritenuto fondate le ipotesi di reato avanzate dai pubblici ministeri in relazione al caso del cosiddetto “Pirellino”, l’edificio mai ristrutturato per via di un contenzioso tra Comune e società appaltatrice, finito al centro delle indagini. Il sindaco di Milano si è espresso poi sull’ordinanza dei 6 arresti: “Ne prendo atto, ma continuerò a lavorare con passione e dedizione”.

Inchiesta urbanistica Milano, caduta accusa induzione indebita per Sala, il sindaco sui 6 arresti: “Prendo atto, lavorerò con passione e dedizione”

I magistrati avevano chiesto diverse misure cautelari, 6 delle quali sono state confermate dal Gip Mattia Fiorentini: in carcere è finito Andrea Bezziccheri, patron di J+S, mentre per Tancredi, Catella, Marinoni, Scandurra e Pella sono scattati gli arresti domiciliari. Tuttavia, non sono state ritenute sussistenti le ipotesi di induzione indebita a carico di Sala e Boeri, che inizialmente figuravano tra gli indagati per quel reato.

A commentare i nuovi provvedimenti è stato lo stesso primo cittadino milanese, attraverso una nota ufficiale: “Prendo atto dei nuovi provvedimenti emessi oggi dalla magistratura”, ha scritto Sala dopo la conferma delle misure cautelari per Tancredi. In merito alla propria posizione, ha aggiunto: “Il giudice delle indagini preliminari non ha ritenuto sussistente l’ipotesi di induzione indebita che parrebbe essermi stata rivolta dalla Procura di Milano”.

Il sindaco ha voluto sottolineare la propria correttezza istituzionale: “Ciò, del resto, corrisponde alla mia più ferma convinzione di non avere mai posto in essere alcuna azione che abbia avuto finalità personali”. Un’affermazione che va letta nel solco della linea di trasparenza che Sala ha sempre rivendicato nel suo operato da amministratore pubblico.

Il primo cittadino ha poi ribadito il proprio impegno nei confronti della città, che in questo momento attraversa una fase delicata, anche dal punto di vista politico: “Continuerò a lavorare per Milano, con passione e dedizione. Rimane forte la mia attenzione per la fase delicata che sta attraversando Milano e spero che l'ex assessore Tancredi possa chiarire al più presto la sua posizione, nel massimo rispetto delle prerogative della magistratura”.

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