Portofino, vietato l'accesso a clochard e mendicanti per tutelare la vocazione turistica del borgo

L'ordinanza firmata dal sindaco Viacava sarà in vigore fino al prossimo 30 settembre

Il borgo marino più esclusivo del nord Italia (e dintorni) dice stop all’accattonaggio, anche non molesto, nelle aree centrali, nei parcheggi, nei pressi delle chiese e lungo il molo Umberto I. Stiamo parlando ovviamente di Portofino, storico ritrovo dell'imprenditoria tricolore. L’obiettivo è quello di preservare la vocazione turistica di alto profilo della celeberrima località ligure, tra le mete esclusive dei vacanzieri billionaire. L’ordinanza, firmata dal sindaco Matteo Viacava, è entrata poche ore fa per scadere il 30 settembre, introducendo ulteriori divieti. Niente bivacchi, niente consumo di alcolici in strada, né ci si potrà sdraiare o sedere a terra o su panchine e muretti. Previsti anche limiti alle emissioni sonore dopo la mezzanotte e al dress code: sarà vietato girare scalzi, a torso nudo o in costume da bagno. Le nuove regole si inseriscono in un contesto di crescente pressione turistica e intendono “tutelare il decoro urbano e la qualità dell’esperienza dei visitatori”, si legge nell’ordinanza. Le sanzioni per chi trasgredisce vanno da 25 a 500 euro. Portofino, conosciuta per la sua piazzetta iconica e il porto frequentato da yacht di lusso, intende così rafforzare il suo posizionamento come simbolo dell’eccellenza italiana, anche attraverso il rispetto di norme di comportamento più stringenti. La decisione ha già suscitato un acceso dibattito sui limiti tra decoro urbano e inclusività sociale. Insomma, da oggi Portofino è ufficialmente e di fatto il primo comune del nostro Paese a dichiararsi una zona povertà-free ...