Ostia, 40enne brasiliano trovato ferito in un carrello della spesa, sul corpo segni di torture, al collo cartello con la scritta "infame"

Secondo i primi riscontri medici, avrebbe riportato la frattura di entrambe le gambe, dei pollici e la rimozione forzata delle unghie; tra le ipotesi si fa strada quella di un regolamento di conti

Un uomo di 40 anni, identificato come Valerio P., nato in Brasile, è stato trovato in condizioni gravissime all’interno di un carrello della spesa a Ostia. Al collo portava un cartello con scritte offensive: “infame” e “stronzo”. L’uomo non solo sarebbe stato brutalmente picchiato, ma anche sottoposto a vere e proprie torture. Secondo i primi riscontri medici, avrebbe riportato la frattura di entrambe le gambe, dei pollici e di altre ossa in varie parti del corpo, oltre alla rimozione forzata delle unghie. È stato rinvenuto nella serata del 20 giugno e immediatamente trasportato all’ospedale Grassi, dove è stato ricoverato in condizioni critiche.

Ostia, 40enne brasiliano trovato ferito in un carrello della spesa, sul corpo segni di torture, al collo cartello con la scritta "infame"

Il quarantenne è stato trovato in via Mario Ruta, nel quartiere di Ostia Nuova, nei pressi di piazza Gasparri. Tuttavia, gli inquirenti ritengono che le sevizie siano avvenute in un altro luogo, probabilmente al chiuso. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, non escludono un collegamento tra il brutale pestaggio e un episodio avvenuto pochi giorni dopo: l’attentato dinamitardo alla palestra dell’ex campione di pugilato Gianni Di Napoli, situata in via delle Azzorre.

L’esplosione, provocata da una bomba carta, è avvenuta nella notte tra il 25 e il 26 giugno, intorno alle 3, davanti all’ingresso della palestra. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma l’ordigno ha causato ingenti danni: diversi veicoli parcheggiati sono stati colpiti dallo spostamento d’aria, così come la facciata del palazzo in cui si trova l’attività.

A documentare l’accaduto è stato anche l’attore e comico Enzo Salvi, che ha pubblicato due storie su Instagram. “Noi a Ostia ci svegliamo con le ‘bombe’”, ha scritto, commentando le immagini. “Macchine sventrate. Tutti i vetri del palazzo esplosi. La gente terrorizzata”.

Forse un regolamento di conti che ha portato all'attentato, oppure un episodio isolato e avulso dalla vicenda. Le indagini delle forze dell'ordine continuano.