Genova, gli ultras della Sampdoria dopo gli scontri al derby chiedono scusa al giudice, "abbiamo sbagliato"

In dieci sono comparsi davanti al gip per gli interrogatori preventivi dopo la richiesta di arresto. E la pm ha dovuto riformulare le richieste di condanna

“Abbiamo sbagliato, ora chiediamo scusa e risarciremo il danno in base alle nostre possibilità economiche”. Lo hanno detto 10 degli  11 ultras della Sampdoria comparsi davanti alla giudice per le indagini preliminari di Genova dopo che la Procura aveva chiesto l’arresto. Solo uno di loro ha detto di non essere mai stato coinvolto negli scontri, ma di essere sempre rimasto lontano. In udienza l'accusa ha riformulato le richieste: carcere per tre tifosi, quattro agli arresti domiciliari e quattro obblighi di firma quotidiana. Uno è irreperibile. Il gruppo è accusato di avere partecipato ai disordini con le forze dell’ordine in occasione del derby di Coppa Italia con il Genoa, il 25 settembre scorso. I reati contestati sono resistenza a pubblico ufficiale e lancio di oggetti. A due di loro, per i quali è stata chiesta la misura più grave, è contestato anche l’assalto al pullman della squadra, avvenuto il 29 marzo, in corso Europa dopo la partita giocata in casa contro il Frosinone persa tre a zero.