Genova, somministrata doppia dose di eparina e il paziente settantenne muore, procura apre un'indagine

Il pensionato era stato ricoverato all’ospedale Evangelico per una febbre. Il decesso è avvenuto al San Martino dopo due settimane. Il pm dispone l'autopsia

La Procura di Genova ha aperto un’inchiesta sulla morte di Enrico Mengoli, l’uomo di 75 anni deceduto probabilmente a causa di una doppia dose di eparina, un farmaco coagulante che gli sarebbe stato somministrato in quantità eccessiva all’ospedale Evangelico di Voltri. Il pensionato era stato ricoverato inizialmente all’Evangelico nel reparto di Medicina Interna per una febbre. Qui, secondo i primi accertamenti, gli sarebbe stato somministrato un anticoagulante utilizzato per prevenire e trattare la formazione di trombosi. La dose sarebbe però stata eccessiva e le sue condizioni sono precipitate poco dopo, tanto da richiedere un ricovero d’urgenza al policlinico.

Arrivato al San Martino il 27 maggio in gravi condizioni, era stato trasferito in Rianimazione, dove è poi deceduto l’11 giugno, due settimane dopo. Sono stati gli stessi ospedali a informare la Procura che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Lunedì sul corpo del settantacinquenne sarà eseguita l’autopsia. Nel contempo i carabinieri dell’aliquota di polizia giudiziaria, coordinati dalla pm Gabriella Dotto, sentiranno alcune persone informate sui fatti e acquisiranno tutte le cartelle cliniche e la documentazione. Se anche fosse accertato l’errore umano nella somministrazione, in casi come questi molto probabilmente solo una perizia medica potrà stabilire l’esistenza o meno del nesso causale tra la somministrazione e la morte del paziente.