La Russa Jr, chiesto processo per lui e per l'amico dj Tommaso Gilardoni per revenge porn, la decisione alla gup Lidia Castellucci

Discorso diverso per quanto riguarda l'accusa di stupro. Su questo, la procura di Milano ha già chiuso le indagini e chiesto l'archiviazione lo scorso aprile per il terzogenito del presidente del Senato

La procura di Milano ha chiesto il processo per La Russa Jr ed il suo amico dj Tommaso Gilardoni. I due sono accusati di revenge porn in merito ad una presunta diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti. Il caso risale alla notte tra il 18 e il 19 maggio del 2023 quando entrambi si sarebbero trovati nell’abitazione di famiglia del presidente del Senato assieme a una ex compagna di scuola del terzogenito di Ignazio La Russa. La ragazza il giorno dopo denunciò di aver subito uno stupro, ma su questa accusa è stata chiesta l'archiviazione. 

La Russa Jr, chiesto processo per lui e per l'amico dj Tommaso Gilardoni per revenge porn

La procura di Milano ha firmato la richiesta di rinvio a giudizio per Leonardo La Russa, terzogenito del presidente del Senato, e per Tommaso Gilardoni. Entrambi sono indagati per una presunta diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti. I pm sono andati avanti sul fronte del reato di revenge porn, "aggravato perché commesso attraverso strumento telematico". Il terzogenito di La Russa è difeso dagli avvocati Adriano Bazzoni e Vinicio Nardo. Il giovane è accusato di aver realizzato un video "a contenuto sessualmente esplicito, destinato a rimanere privato", inviandolo su Whatsapp all’amico Gilardoni. Sarà la gup Lidia Castellucci ad avere l'ultima parola.

Discorso diverso per quanto riguarda l'accusa di stupro. Su questo, la procura di Milano ha già chiuso le indagini e chiesto l'archiviazione lo scorso aprile per il terzogenito del presidente del Senato. Stessa richiesta per Gilardoni. La procura ha sostenuto che "non emerge la prova" che i due ragazzi abbiano tentato di sfruttare la "condizione di inferiorità" della loro coetanea "per carpirne un consenso".

L'avvocato della ragazza si è opposto a questa istanza, di cui si discuterà nell’udienza fissata il prossimo 25 settembre. La gip dovrà decidere se archiviare, disporre nuove indagini o ordinare l’imputazione coatta