La Spagna cerca diecimila volontari per bere vino ogni giorno per i prossimi quattro anni e capire se fa male
L'esperimento alcolico nasce da un'iniziativa dell'Università di Navarra e viene finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca
In Spagna si sperimenta bevendo. L’Università di Navarra ha infatti lanciato uno dei più ambiziosi progetti di ricerca mai realizzati sugli effetti dell’alcol sulla salute umana. L’obiettivo: capire se il vino rosso, con moderazione, durante i pasti, all’interno di uno stile di vita ispirato alla dieta mediterranea, possa davvero avere un impatto positivo su cuore, cervello e metabolismo. E per farlo, cerca 10mila volontari disposti a bere ogni giorno per i prossimi quattro anni. Lo studio si chiama UNATI – University of Navarra Alumni Trialist Initiative, è finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca con 2,4 milioni di euro e coinvolge oltre 500 medici e ricercatori. È il primo test clinico su larga scala a misurare in modo diretto il consumo moderato di vino in una popolazione adulta. I candidati ideali? Residenti in Spagna, uomini tra i 50 e i 70 anni, donne tra i 55 e i 75, in buona salute generale e già consumatori occasionali di alcol (tra 3 e 40 unità a settimana). Gli esclusi? Astemi, ex alcolisti, persone con patologie che controindichino il consumo di alcol. I partecipanti verranno divisi in due gruppi: uno berrà quotidianamente una dose moderata di vino rosso (una porzione standard al giorno, solo durante i pasti), l’altro seguirà le stesse indicazioni dietetiche, ma senza alcol. Entrambi riceveranno monitoraggi regolari, assistenza sanitaria gratuita, consulenze nutrizionali e psicologiche, e una fornitura di vino di qualità. Non è prevista una remunerazione economica, ma numerosi benefit legati alla prevenzione e alla salute. In un’epoca in cui l’alcol è sotto crescente esame da parte delle autorità sanitarie, il progetto dell’Università di Navarra mira a fare chiarezza. «Non promettiamo benefici miracolosi,» precisa il professor Martínez-González. «Valuteremo con rigore anche eventuali effetti negativi a lungo termine. Ma vogliamo portare dati seri là dove oggi regna la confusione.». I risultati arriveranno nel 2029. Fino ad allora, in Spagna ci sarà chi berrà con regolarità, consapevolezza e sotto controllo medico.