Bologna, 3 magrebini su Bmw forzano posto di blocco, si schiantano contro auto e fuggono, morto 56enne, grave la moglie, fermati con addosso cocaina
I 3 sono stati ritrovati con addosso della cocaina; il conducente, 22enne di origine magrebina, è stato arrestato con l'accusa di omicidio stradale
Una fuga per evitare un controllo dei carabinieri si è conclusa con un tragico incidente questa mattina intorno alle 2, a San Matteo della Decima, nel Bolognese. 3 magrebini a bordo di una Bmw hanno forzato il posto di blocco dei carabinieri e, in corsa a folle velocità, hanno travolto un'auto con a bordo una coppia. I 3 ragazzi si sono poi dati alla fuga. Il marito, Bruno Ansaloni, un imprenditore agricolo di 56 anni, ha perso la vita nello schianto. La moglie, 52 anni, è rimasta gravemente ferita ed è stata immediatamente ricoverata all'ospedale Maggiore di Bologna, dove è stata sottoposta a intervento chirurgico e si trova ora in prognosi riservata.
Bologna, 3 magrebini su Bmw forzano posto di blocco, si schiantano contro auto e fuggono, morto 56enne, grave la moglie, fermati con addosso cocaina
L’incidente è avvenuto all'incrocio tra via Nuova e via Fossetta, nella zona di La Cisanova. La coppia, che stava andando a prendere la figlia a una festa, è stata coinvolta nella collisione con il veicolo in fuga. A bordo della Bmw erano presenti tre uomini, tutti di origine magrebina. Dopo il violento impatto, il conducente, un 22enne, ha abbandonato il veicolo cercando di fuggire a piedi. Tuttavia, i carabinieri sono riusciti a fermare gli altri due passeggeri, trovando su di loro della cocaina. L'identità del guidatore è stata rapidamente ricostruita grazie alla targa del veicolo. L'uomo è stato successivamente arrestato nella sua abitazione a Castello D’Argile con l’accusa di omicidio stradale.
Secondo quanto emerso, al momento dell'incidente, a San Matteo della Decima era in corso una festa di paese. I carabinieri, impegnati in un normale controllo, avevano notato la Bmw lanciarsi a velocità elevata senza fermarsi. Nonostante i tentativi di fermare il veicolo, i militari hanno dovuto seguirlo mantenendo una distanza per non compromettere la sicurezza degli altri automobilisti, mentre le sirene e le luci lampeggianti cercavano di avvisare gli altri veicoli in transito.