Livorno, assalto a 2 portavalori sull’Aurelia, 11 arrestati tutti di origine sarda, erano in fuga dopo bottino da 3 mln di €
Gli 11 arrestati sono tutti di origini sarda e di età compresa tra i 33 e i 54 anni. Dopo l'assalto a 2 furgoni portavalori avvenuto il 28 marzo avevano portato via un bottino da 3 mln di €
I Carabinieri di Livorno, con un’imponente operazione interforze, hanno arrestato 11 persone accusate dell’assalto armato a 2 furgoni portavalori avvenuto lo scorso 28 marzo sulla SS1 Aurelia, nel comune di San Vincenzo. I fermati, tutti di origine sarda e di età compresa tra i 33 e i 54 anni, erano in fuga da settimane dopo essersi impossessati di circa 3 milioni di euro.
Arrestate 11 persone di origine sarda dopo assalto a portavalori sull'Aurelia del 28 aprile
Una vasta operazione condotta dai Carabinieri di Livorno, in collaborazione con numerose unità specializzate dell’Arma, ha portato questa mattina all’arresto di 11 persone ritenute responsabili del violento assalto a 2 furgoni portavalori avvenuto lo scorso 28 marzo lungo la Strada Statale 1 Aurelia, nel comune di San Vincenzo (LI). Gli arrestati, tutti di origine sarda e di età compresa tra i 33 e i 54 anni, sono accusati, a vario titolo, di rapina pluriaggravata, detenzione e porto illegale di armi da guerra ed esplosivi, furto pluriaggravato e ricettazione. Si tratta di:
- Alberto Mura (classe 1985), Ottana
- Antonio Moni (1979), Castelnuovo Val di Cecina
- Francesco Palmas (1980), di Jerzu
- Francesco Rocca (1978), di Orotelli
- Franco Piras (1979), Bari Sardo
- Giovanni Columbu (1985), di Ollolai
- Marco Sulis (1989), Villagrande Strisaili
- Nicola Fois (1992), di Girasole
- Renzo Cherchi (1986), Irgoli
- Salvatore Campus (1974), di Olzai
L’assalto, condotto in pieno giorno con modalità paramilitari, fruttò al commando circa 3 milioni di euro. Il gruppo criminale agì con estrema determinazione e perizia, bloccando il transito dei portavalori con veicoli rubati e armamenti pesanti, e mettendo in atto una fuga ben pianificata. Secondo quanto emerso dalle indagini, alcuni dei fermati avrebbero avuto ruoli esecutivi nell’azione, mentre altri avrebbero fornito supporto logistico e coperture.
Le indagini, durate mesi e condotte con sofisticate tecniche investigative, hanno permesso di ricostruire nel dettaglio la rete relazionale e operativa del gruppo, rivelando una preparazione meticolosa: dalla pianificazione degli alibi, al reperimento dei mezzi usati per l’azione, fino all’addestramento con armi ed esplosivi.
Il blitz odierno ha coinvolto oltre 300 carabinieri, operativi sin dalle prime ore dell’alba nelle province di Nuoro, Pisa e Bologna. All’operazione hanno preso parte anche il R.O.S., il GIS – Gruppo Intervento Speciale, il 1° Reggimento Paracadutisti "Tuscania", gli Squadroni Eliportati "Cacciatori Sardegna e Sicilia", i Nuclei Elicotteri di Pisa ed Elmas, i SOS dei Battaglioni Toscana e Sardegna, e il Nucleo Cinofili di Firenze.