La Torre Velasca rinasce tra design anni ’50, lusso, ristoranti e nuova piazza; investimento di Hines di €250 milioni
Il progetto non solo ha riportato alla luce i tratti distintivi della torre progettata dallo studio BBPR, ma ha anche creato un nuovo spazio urbano attorno all’edificio: una piazza completamente pedonale, arricchita da piante, ulivi, magnolie e arredi urbani
Dopo un lungo restauro iniziato alla fine del 2020, la Torre Velasca torna a mostrarsi in tutta la sua bellezza. A 57 anni dalla costruzione, il celebre “grattacielo con le bretelle” è stato completamente rigenerato grazie a un intervento guidato da Hines, nuovo proprietario dopo l'acquisto da Unipol, che ha investito oltre 250 milioni di euro.
Il progetto non solo ha riportato alla luce i tratti distintivi della torre progettata dallo studio BBPR, ma ha anche creato un nuovo spazio urbano attorno all’edificio: una piazza completamente pedonale, arricchita da piante, ulivi, magnolie e arredi urbani.
La ristrutturazione
La ristrutturazione, curata da Asti Architetti, ha rispettato fedelmente le geometrie originali, lavorando con materiali autentici degli anni ’50 – come ceramiche artigianali, legni pregiati, boiserie in mogano e storici lampadari in ottone brunito e vetro – restituendo così l’anima originaria del palazzo. Anche il colore delle facciate è tornato al suo splendore, grazie a un innovativo intonaco che cambia tonalità a seconda della luce.
La torre oggi si presenta come un vero hub del lifestyle di alto livello. Al piano terra tornerà la storica Pasticceria San Carlo, mentre due nuovi ristoranti firmati Sunset Hospitality Group (SHG) apriranno entro la fine dell’anno: Sushisamba al primo piano e MIA, un elegante ristorante italiano con vista sul Duomo, al 18° piano. Il 16° sarà dedicato a eventi privati.
I piani alti (dal 19° al 26°) ospiteranno 72 lussuose residenze targate Mett Suites & Residences, pensate per soggiorni brevi e lunghi. Il 17° piano sarà invece riservato a un esclusivo membership club, mentre nei sotterranei ci sarà spazio per una spa e palestra.
Dal 106 metri d’altezza dell’ultimo piano, lo sguardo abbraccia tutta Milano, offrendo un panorama mozzafiato.
La Torre Velasca, spesso amata e criticata, torna così a essere protagonista della scena milanese, con una nuova veste che coniuga memoria storica e modernità.