Sparatoria Milano in via degli Imbriani, 3 colpi di pistola di 2 uomini in scooter su un'Audi Q3 con a bordo l'ultras del Milan Luca Guerrini, sfuggito all'agguato
Tre i colpi sparati a vuoto dai due complici nel tentativo di colpire Guerrini, affiancato dai malviventi mentre era al volante della sua auto
Una sparatoria, avvenuta alle 13.30 di ieri, ha scosso via degli Imbriani a Milano. Due uomini in scooter si sono avvicinati ad un'Audi Q3 nera con a bordo l'ultras del Milan 27enne Luca Guerrini, che era anche il guidatore. Il giovane è riuscito a sfuggire all'agguato che gli era stato tramato.
Sparatoria Milano in via degli Imbriani, 3 colpi di pistola di 2 uomini in scooter su un'Audi Q3 con a bordo l'ultras del Milan Luca Guerrini
La sparatoria di Milano in via degli Imbriani, quartiere Bovisa, è avvenuta attorno alle 13.30. Il passeggero dello scooter avrebbe estratto una pistola e sparato contro l’auto, colpendo prima il parabrezza e poi la portiera del guidatore. Dopo tre colpi, l’arma si sarebbe inceppata. L’unica persona a bordo dell’auto era il guidatore, Luca Guerrini, rimasto illeso: il giovane è riuscito a scappare dall’agguato gettandosi fuori dalla portiera del passeggero e fuggendo a piedi.
Sulla natura dell’agguato, gli inquirenti sono sicuri: questioni di tifo calcistico. Guerrini è un ultras milanista e ai vertici del nuovo direttivo della tifoseria, rientrato da poco allo stadio Meazza dopo aver subito la condanna a un anno di Daspo. Le autorità indagano sulla pista del regolamento di conti fra tifosi di Inter e Milan, viste anche i recenti provvedimenti che hanno decimato le ultrà di Curva Nord e Curva Sud di San Siro e che hanno portato anche all’arresto di Luca Lucci, ex capo ultras rossonero. Tuttavia, Guerrini ha asserito come in realtà ci sarebbe stato uno scambio di persona, e che i due aggressori non volevano sparare a lui.
Le indagini della Direzione Distrettuale Antimafia
Non solo calcio, ma anche affari: dalle prime analisi, Guerrini risulta essere il titolare del negozio “Italian Ink” di via Mercantini a Milano, un franchising di barberia e tatuaggi ritenuto di proprietà di Luca Lucci. Doppio il filo che legherebbe Guerrini e Lucci, ma la motivazione dell’agguato pare sempre quella dello scontro fra curve. Sul caso indaga il pm della Direzione Distrettuale Antimafia, Paolo Storari.