Genova, maniaco molesta le ragazzine sui treni palpeggiandole e facendo delle proposte oscene

L'uomo, di circa 60 anni, prende di mira studentesse che hanno meno di 15 anni. Le vittime però lo hanno fotografato e adesso la polfer lo sta cercando

Avvicina le ragazzine appena uscite da scuola sul treno, si siede al loro fianco, tenta di toccarle, in alcuni casi anche di palpeggiarle nelle parti intime. E, ancora, le molesta con proposte a luci rosse, offrendo soldi in cambio di foto o video. Sui treni regionali che dalle stazioni genovesi di Brignole e Principe si dirigono nel ponente di Genova è allarme per un maniaco che molesta sessualmente e infastidisce le studentesse che rientrano a casa da scuola. Sceglie, secondo quanto ricostruito, vittime giovanissime. Le stesse ragazzine si sono organizzate tra di loro. Hanno creato gruppi su Whatsapp e Telegram dove si avvisano in merito alla presenza del maniaco sui convogli ma non solo: lo hanno anche fotografato più volte. E quelle stesse immagini del molestatore che rende un incubo i loro viaggi in treno sono stati consegnati dagli stessi ragazzini sia agli agenti della polizia ferroviaria che hanno in mano la gestione dell’ordine pubblico sui treni ma anche agli addetti della security di Trenitalia. Da qualche settimana addetti e poliziotti stanno passando al setaccio i convogli che si dirigono da Genova al ponente genovese per riuscire ad identificare l’uomo, che rischia almeno una denuncia a piede libero per molestie e, in alcuni casi, anche l’accusa di tentata violenza sessuale.

Gli episodi circoscritti dalle forze dell’ordine, infatti, sono già una decina. E in un paio di casi il molestatore è andato oltre. Tentando anche di palpeggiare le ragazzine. Una circostanza che ha spinto le forze dell’ordine a implementare i controlli insieme alla security di Trenitalia, proprio per scongiurare nuovi episodi di molestie e violenze. In mano i poliziotti hanno la fotografia di un uomo di circa 60 anni, brizzolato e che indossa un giaccone scuro e un cappellino nero griffato. Essendoci un’indagine in corso, è bene precisarlo, non forniamo altri elementi utili. La polizia ferroviaria è andata vicinissima alla sua cattura nei giorni scorsi, quando il maniaco è stato segnalato su un treno regionale proprio all’altezza di Voltri. A chiedere l’intervento della polizia ferroviaria sono stati gli addetti di Trenitalia. Ma quando i poliziotti sono arrivati sul convoglio, il molestatore si erano già allontanato e aveva fatto perdere le sue tracce. Sono state anche acquisite le immagini dalle telecamere ad alta definizione che ora sono state installate in quasi tutti i treni che transitano dal nodo ligure. La speranza è che attraverso i filmati si riescano ad avere ulteriori elementi investigativi per identificare il maniaco. Se, oltre ai controlli, anche questi accertamenti non otterranno risultati, non è escluso che la polizia ferroviaria chieda aiuto anche alla polizia scientifica. Gli agenti di corso Aurelio Saffi, infatti, possiedono uno speciale software di riconoscimento facciale che permette in pochi istanti di collegare una fotografia ad un nominativo. Ma che è utile solo per le persone che sono stati già state foto-segnalate in passato e quindi inserite nella banca dati della polizia di Stato. Non è che detto che sia il caso del maniaco che si sta cercando.