Recupero Bayesian, a Porticello 70 esperti internazionali, “no a utilizzo palloni gonfiabili per fondo roccioso, gru aggancerà yacht da occhielli a prua” – RETROSCENA
Il delicato intervento sarà sorvegliato dalla Guardia Costiera e prevede l’impiego di mezzi antinquinamento, droni e veicoli sottomarini telecomandati
L’inizio dei lavori per il recupero del Bayesian, lo yacht marchiato Perini Navi affondato la notte tra il 18 e il 19 agosto 2024, è previsto per il 3 maggio. Un’operazione complessa, che ha mobilitato 70 specialisti internazionali e oltre una dozzina di esperti marittimi di supporto, provenienti da tutta Europa. Secondo fonti interne alla Guardia Costiera, “a causa della natura del fondale — roccioso e inadatto a manovre con dispositivi pneumatici — è stato deciso di non impiegare i tradizionali palloni gonfiabili. Il piano prevede invece che lo scafo venga imbracato e agganciato con una gru galleggiante direttamente dagli occhielli a prua, quindi ruotato e riportato in superficie solo dopo la rimozione dell’albero”.
70 esperti internazionali a Porticello per il reupero del Bayesian, recupero relitto tramite gru che aggancerà yacht da occhielli a prua
Marcus Cave, Direttore dell'Architettura Navale e a capo delle operazioni per conto della TMC Marine, ha sottolineato gli obiettivi prioritari della missione: “Proteggere la sicurezza del personale, tutelare l’ambiente marino e garantire il recupero in sicurezza del relitto. I nostri piani stanno procedendo secondo le tempistiche stabilite”.
L’intervento si svolgerà sotto l’attenta supervisione della Capitaneria di Porto di Palermo, con il supporto di Guardia Costiera, Guardia di Finanza e Carabinieri. In vigore un’ordinanza della Capitaneria di Porticello che istituisce una zona di interdizione di 650 metri intorno al punto del naufragio, vietando ogni attività marittima per motivi di sicurezza.
Proprio fonti interne alla Guardia Costiera hanno riferito che “la gru galleggiante aggancerà lo yacht agli occhielli situati a prua, lo ruoterà e inizierà l’operazione di risalita”. A causa del fondale roccioso “non sono utilizzabili i palloni gonfiabili perché le manovre richiederebbero più tempo, oltre a presentare un pericolo maggiore”. La nave verrà “imbracata con delle fasce” e poi sollevata.
Particolare attenzione sarà rivolta al monitoraggio ambientale: squadre subacquee della Guardia Costiera e tecnici dell’Arpa effettueranno campionamenti periodici delle acque, mentre un drone dotato di sensori specializzati sorvolerà l’area per individuare eventuali tracce di inquinamento. Per garantire le operazioni aeree in sicurezza, l’Enac ha temporaneamente vietato il volo nello spazio aereo con un raggio di 1 miglio nautico dal sito del relitto.
Un ROV (Remotely Operated Vehicle) opererà inoltre sotto la superficie per assistere nelle fasi più tecniche del recupero. Tutti i mezzi di sollevamento e sicurezza sono predisposti per un rapido intervento in caso di emergenze ambientali.