Genova, bande di pusher si picchiano nel centro storico, minorenne ferito a un polmone rischia la vita
Arrestato un operaio di 26 anni di origini africane: in tasca aveva della droga. Ha colpito la vittima con una bottiglia rotta. E' caccia alle due gang
Allarme risse nel centro storico di Genova. Con bande che si affrontano, armi in pugno, in mezzo ai turisti e ai tavolini dei locali della movida. I carabinieri della compagnia Centro hanno individuato e fermato un cittadino senegalese di 26 anni, accusato del tentato omicidio avvenuto nella notte fra lunedì e martedì nel centro storico. Una vicenda che ha avuto per vittima un diciassettenne originario della Tunisia, che è stato trasferito d'urgenza al pronto soccorso del San Martino dal personale del 118, con ferite provocate con una bottiglia di vetro rotta. E lì operato perché uno dei colpi ha toccato il polmone. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il ventiseienne faceva parte di un gruppetto di cittadini senegalesi che si è scontrato con un altro gruppo di ragazzi tunisini. I motivi sono ancora da chiarire, ma non è escluso, secondo i militari, che lo scontro sia maturato in un contesto legato alla microcriminalità.
Il ventiseienne lavora come operaio e risulta incensurato. I carabinieri hanno individuato grazie alle immagini girate da varie telecamere di sorveglianza, pubbliche e private. Nonché attraverso informazioni raccolte dai carabinieri nel centro storico. L'uomo è stato bloccato in via della Maddalena e sottoposto a fermo di indiziato di reato. Nella sua abitazione, durante la perquisizione, sono state trovate 13 dosi di Mdma e alcuni grammi di hashish. Nonché indumenti uguali a quelli che aveva la notte dell'aggressione e che sono stati ripresi dalle telecamere. La vittima è stata colpita più volte alla schiena con una bottiglia rotta, che gli ha provocato una profonda lesione al polmone. Una ferita che lo ha fatto stramazzare al suolo. Il giovane è stato trovato dai carabinieri in condizioni critiche in piazza Caricamento, dove era riuscito a trascinarsi dalle Vigne. Lì era iniziata l’aggressione.
A ridurlo in fin di vita sarebbe stato il ventiseienne con cui si era scontrato poco prima. Come mostra un video girato da un residente acquisito dalle forze di polizia. L'uomo, armato con il collo di una bottiglia che aveva spaccato contro un muro, ha inseguito il diciassettenne rimasto solo e quando questi ha perso l’equilibrio ed è finito in terra lo ha trafitto ripetutamente. Fendenti che sarebbero potuti essere fatali all’adolescente, trasportato in codice rosso al San Martino dal personale del 118 dopo che aveva perso molto sangue. Al policlinico si è rivelato provvidenziale l’intervento a cui è stato sottoposto il giovane. Il chirurgo ha fermato l’emorragia, e anche se la prognosi resta necessariamente riservata, si può dire che il paziente non è più in pericolo. Non è la prima volta i vicoli diventano teatro di scontri e risse violente. L’ultima volta nello scorso fine settimana, sempre alle Vigne, quando due gruppi di giovani si sono affrontati con pugni, calci e bottiglie rotte usate come armi. Esattamente come successo l’altra sera. La rissa di sabato notte aveva coinvolto una decina di individui e aveva rischiato di ingrandirsi, perché qualcuno aveva già chiesto rinforzi con il telefonino. I testimoni che hanno chiesto aiuto alle forze dell’ordine (residenti che guardavano quello che stava succedendo dalle finestre di casa), erano preoccupati soprattutto per le sorti di un ragazzo: era stato bloccato da un coetaneo contro un muro, mentre altri due lo picchiavano selvaggiamente.
Quando stava per soccombere, è arrivato il suono delle sirene delle volanti della polizia e delle pattuglie dei carabinieri. Tanto è bastato per interrompere gli scontri e mettere in fuga tutti quelli che se le stavano dando di santa ragione. Agenti e militari anche in quell’occasione non avevano fermato nessuno, neppure perlustrando la zona in lungo e largo. Da quanto hanno raccontato alcune persone che si sono avvicinate alle forze dell’ordine, per lamentarsi della mancanza di sicurezza nella città vecchia, probabilmente si è trattato di un regolamento di conti tra due gang attive nel centro storico.