Fontanelle (Treviso), multa di 1 € per chi bestemmia ai tavoli del bar, proprietario: “Cifra raccolta devoluta in beneficenza”
In provincia di Treviso, un piccolo bar lancia una singolare iniziativa: trasformare le bestemmie in gesti concreti di solidarietà, raccolti finora 150 €
Un bar nel cuore della campagna veneta ha deciso di prendere di petto una delle abitudini più radicate – e spesso tollerate – della cultura locale: la bestemmia. A Fontanelle, circa 20 chilometri a nord-est di Treviso, i gestori di un locale hanno introdotto una multa simbolica di un euro per ogni imprecazione blasfema pronunciata dai clienti. Il denaro raccolto viene poi devoluto a un’associazione di volontariato che assiste anziani e persone malate.
Multa di 1 € per chi bestemmia al bar di Fontanelle, la prima iniziativa fu proposta a Castelo di Godego
L’iniziativa, nata con l’intento di sensibilizzare i frequentatori del bar a un linguaggio più rispettoso, ha già portato a una prima raccolta di 150 euro in poche settimane. “È una cifra sottostimata”, precisano i proprietari, che notano come molti episodi passino inosservati o vengano presi con ironia. Tuttavia, il gesto – pur piccolo – ha un grande valore simbolico e sociale.
Un precedente simile si era già verificato nel 2023 nel comune di Castello di Godego, a circa 25 chilometri a ovest di Treviso. Anche lì, un bar aveva istituito una “tassa” per le bestemmie, con tanto di “promozione” per i recidivi: tre bestemmie consecutive costavano 2,50 euro invece di tre euro. In quell’occasione, alcuni clienti arrivavano addirittura a pagare in anticipo, consapevoli delle proprie “debolezze linguistiche”.
L’iniziativa dei bar trevigiani riporta l’attenzione su un tema delicato, spesso relegato alla sfera del folclore locale ma che tocca anche aspetti normativi. In Italia, bestemmiare in pubblico è ancora sanzionato, sebbene non costituisca più un reato penale. L’articolo 724 del Codice penale prevede una multa amministrativa tra i 51 e i 309 euro per chi pronuncia parole oltraggiose contro la Divinità. Tuttavia, la norma viene applicata raramente, soprattutto nelle regioni dove l’uso blasfemo è parte integrante dei dialetti locali.
Più che una semplice provocazione, la scelta dei bar di Fontanelle e Castello di Godego rappresenta una forma originale di educazione civica dal basso. Senza ricorrere a divieti o repressioni, i gestori hanno trovato un modo concreto per trasformare un'abitudine diffusa in un’occasione di solidarietà.