Castelnuovo di Ceva (Cuneo), lapide di Anna Maria Araldo contro partigiani: “Qui violentata e uccisa dal branco a 13 anni il 25 aprile 1945”
Anna Maria Araldo, 13 anni, venne prelevata da casa da partigiani a Castelnuovo di Ceva, violentata e uccisa il 25 aprile 1945
La lapide della 13enne Anna Maria Araldo, situata a Castelnuovo di Ceva in provincia di Cuneo, recita una frase emblematica contro i partigiani e il 25 aprile: “Qui violentata e uccisa dal branco il 25 aprile 1945”.
Anna Maria Araldo, la bambina dimenticata del 25 aprile, violentata e uccisa dai partigiani
Era il 30 aprile 1945 quando Dalmira, giovane pastorella di Stevagni, seguendo il suo fedele cane Noli in un campo arato, scoprì il volto cereo di una bambina. Dai solchi nella terra riemerse il corpicino di Anna Maria Araldo, 13 anni, violentata e assassinata con un colpo alla nuca. Il suo corpo, ritrovato giorni dopo grazie al fiuto del cane, mostrava segni evidenti di violenza brutale.
Come Giuseppina Ghersi, Anna Maria è stata cancellata dalla memoria ufficiale perché scomoda. Se la libertà si fonda anche sulla verità, non possiamo tacere questi martìri. A lei oggi, su quel sentiero di Valbormida, qualcuno depone ancora un fiore. Un gesto silenzioso che grida giustizia più di tante celebrazioni retoriche.
Il suo martirio si consumò il 25 aprile, il giorno della Liberazione. Quel giorno la giovane Anna Maria fu trascinata via da casa da tre partigiani. Alcuni contadini testimoniarono di aver visto il drappello di prigionieri e la bambina transitare per Castelnuovo di Ceva. Chiesero una pala e un piccone, mentendo: servivano per scavare la sua fossa.
Secondo diverse testimonianze, Anna Maria venne seviziata prima di essere uccisa. La sua colpa? Forse aver collaborato, suo malgrado, nella mensa di un presidio repubblichino, forse solo essere una ragazzina innocente finita nelle mani di chi aveva perso ogni umanità.
Sepolta sotto una croce anonima per sfuggire all'odio postumo, Anna Maria è oggi ricordata da pochi, su un sentiero della Valbormida, dove una targa semplice dice tutto: "Araldo Anna Maria di anni 13 - Qui violentata ed uccisa dal branco il 25 aprile 1945".
Ogni anno, qualcuno depone fiori davanti a quel piccolo altare della memoria. In silenzio, perché il dolore autentico non ha bisogno di proclami.
Ricordare Anna Maria Araldo è un dovere. Non per dividere, ma per completare una verità storica troppo spesso parziale.