Genova, nell'inchiesta sui viaggi gratis in traghetto spuntano i nomi di Beppe Grillo e del figlio Ciro
Non sono indagati ma rientrano nel lungo elenco dei presunti beneficiari di biglietti regalo in mano alla procura dopo le indagini delle Fiamme Gialle
Un “meccanismo corruttivo impressionante”, che coinvolgeva, oltre a ufficiali della Capitaneria “strategici” per le compagnie, anche nomi come quello di Beppe Grillo. Il fondatore del Movimento 5 Stelle è tra le persone nominate nel fascicolo dell’inchiesta soprannominata “Traghettopoli” sui biglietti gratuiti per i traghetti, insieme con il figlio Ciro e gli altri ragazzi imputati nel processo per il presunto stupro di una studentessa italo norvegese. Né Grillo né il figlio sono indagati, ma i loro nomi rientrano nel lunghissimo elenco dei presunti beneficiari di biglietti gratuiti in mano alla procura dopo le indagini delle Fiamme Gialle.
Secondo gli inquirenti, coordinati dal pm Walter Cotugno, sarebbero stati quasi 34mila i biglietti regalati dalle compagnie del gruppo Onorato dal 2014 al 2019. Achille Onorato, amministratore delegato della compagnia di navigazione, è anche lui indagato e mercoledì davanti al giudice per le indagini preliminari si è avvalso della facoltà di non rispondere. Giovedì mattina invece si sono presentati davanti alla giudice Silvia Carpanini i direttori di macchina Alessio Ursomanno, Raffaele Del Gatto e Giovanni Ferrandino. Per loro il pm Walter Cotugno ha chiesto l’interdittiva, come per altri otto indagati (sono una quarantina in tutto), mentre per due ha chiesto gli arresti domiciliari. La giudice deciderà se accogliere o meno la richiesta al temine degli interrogatori preventivi.