Borzonasca, morta dopo l’asportazione di un neo al centro Anidra, assolto anche il medico Paolo Oneda

Erano già stati assolti per lo stesso reato il 'guru' Paolo Bendinelli e la psicologa Paola Dora. Lo sdegno della sorella di Roberta Repetto: "Una vergogna"

E’ stato assolto, perché il fatto non sussiste, il medico bresciano Paolo Oneda che era stato condannato a un anno e 4 mesi per la morte di Roberta Repetto, la 40enne di Chiavari morta per un tumore dopo l’asportazione di un neo sul tavolo della cucina del centro olistico Anidra, nell’entroterra di Genova. La sentenza è stata letta dai giudici della Corte d’assise d’appello di Milano dopo che la Cassazione aveva annullato con rinvio la condanna.

Definitive le assoluzioni per il guru Paolo Bendinelli  e per la psicologa Paola Dora. Oneda in primo grado era stato condannato a tre anni e quattro mesi poi ridotti in appello a un anno e quattro mesi per omicidio colposo. "La Corte di Assise d'Appello di Milano, prima sezione, ha assolto il dottor Paolo Oneda dal reato di omicidio colposo perché il fatto non sussiste", dice in una nota Rita Repetto, sorella di Roberta, che commenta: "La colpa della morte di Roberta è di Roberta. Io ribadisco la mia assoluta vergogna di vivere in questo Paese".