Garlasco, no a semilibertà per Stasi dopo intervista non autorizzata in tv, oggi nuovo incidente probatorio per Andrea Sempio
il 41enne non avrebbe chiesto l'autorizzazione all'amministrazione penitenziaria per rilasciare l'intervista alle Iene
La procura generale di Milano ha detto no alla semilibertà per Alberto Stasi dopo l'intervista non autorizzata in tv. La sostituta pg di Milano Valeria Marino ha anche chiesto il rinvio del procedimento per un'intervista di Stasi non autorizzata al programma tv Le Iene. La decisione dei giudici di sorveglianza è attesa entro cinque giorni. Alberto Stasi è stato condannato nel 2015 in via definitiva a 16 anni, per l'omicidio di Chiara Poggi avvenuto nel 2007.
Garlasco, no a semilibertà per Stasi dopo intervista non autorizzata in tv
"Rigetto" della richiesta della semilibertà avanzata dal condannato definitivo per l'omicidio di Chiara Poggi, e "in subordine" chiesto un rinvio del procedimento per valutare le "circostanze" della sua ultima intervista a Le Iene del 30 marzo, che non è stata autorizzata. Questa l'unica questione che è stata sollevata e che ha portato a dare un parere "parzialmente" e non totalmente positivo all'istanza di semilibertà di Alberto Stasi.
il 41enne non avrebbe chiesto l'autorizzazione all'amministrazione penitenziaria per rilasciare l'intervista, come si dovrebbe fare. Stasi era nel suo giorno di permesso autorizzato. La Procura generale avrebbe anche analizzato i contenuti di quell'ultima intervista, non rilevando problemi in relazione alla richiesta di semilibertà, perché Stasi avrebbe risposto alle domande in modo controllato, pur ribadendo la sua innocenza, senza fare considerazioni particolari. Anche e soprattutto in merito alle nuove indagini su Andrea Sempio.
Oggi nuovo incidente probatorio per Andrea Sempio
Oggi altra giornata importante nelle indagini per l'omicidio di Chiara Poggi, in quanto è previsto il nuovo incidente probatorio per Andrea Sempio. Al Tribunale di Pavia ci sarà il conferimento dell'incarico per procedere alla perizia chiesta dalla Procura e disposta dalla giudice per le indagini preliminari Daniela Garlaschelli per stabilire se la traccia genetica trovata sulle unghie della vittima sia compatibile con il patrimonio genetico di Sempio, amico del fratello della vittima.