Addio ad Andrea Savorelli, morto "per una leucemia" l'attore del Paradiso delle Signore che interpretava Pietro Conti, aveva 30 anni

Savorelli è morto un mese fa, il 5 marzo, ma la sorella ha annunciato il suo decesso soltanto oggi

Addio al giovanissimo attore Andrea Savorelli, morto "per una leucemia". Era molto conosciuto in quanto aveva recitato nella serie tv Il Paradiso delle Signore, dove interpretava Pietro Conti. Savorelli in realtà è morto un mese fa, il 5 marzo, ma la sorella ha annunciato il suo decesso soltanto oggi. Di recente anche un altro attore che faceva parte della fiction è deceduto, cioè Pietro Genuardi.

Addio ad Andrea Savorelli, morto "per una leucemia" l'attore del Paradiso delle Signore

Il giovane Andrea Savorelli lo scorso ottobre annunciava: "Purtroppo sono vittima di una patologia grave del sangue che avrà bisogno di un lunghissimo periodo di cure e che prevederà a conclusione il trapianto di midollo. Sto affrontando il secondo ciclo di protocollo chemioterapico, ma tra breve non mi vedrete più in onda". Non è stata diffusa una causa della morte di Andrea Savorelli, anche se considerando che si parla di una patologia del sangue, in molti suppongono si possa parlare di una leucemia.

La famiglia ha mantenuto strettissimo riserbo sulla morte avvenuta un mese fa, tant'è che fino all'annuncio ufficiale della sorella Alessandra, nessuno sapeva quali fossero le sue condizioni di salute. Per questo motivo, quando si è diffusa la notizia della morte numerosi utenti sul web hanno effettuato ricerche per capire se potesse esserci una correlazione tra la "leucemia" e il vaccino Covid, alla luce di numerosi studi che parlano di possibili sviluppi di malori improvvisi a seguito della vaccinazione. Per il momento, però, non ci sono informazioni sulla vaccinazione ed eventuali reazioni avverse.

L'annuncio della sorella

"La morte non è niente.
Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace".

Quindi un commento breve alle foto, che dice tutto: "Un mese senza te… Ti amo, ovunque tu sia, buon viaggio vita e luce mia".