Naufragio Costa Concordia, oggi udienza sulla semilibertà per Francesco Schettino, detenuto a Rebibbia e condannato nel 2017 a 16 anni
L'ex comandante potrebbe lasciare il carcere per un lavoro esterno durante il giorno
Si tiene oggi davanti al Tribunale di Sorveglianza di Roma l'udienza per decidere se concedere la semilibertà a Francesco Schettino, l'ex comandante della Costa Concordia. L'uomo è attualmente detenuto nel carcere di Rebibbia, dove sta scontando una condanna a 16 anni dovuta alla tragedia dell'Isola del Giglio. Se venisse accolta la sua richiesta di semilibertà, il marinaio potrebbe uscire dall'istituto penitenziario durante il giorno per lavorare.
Oggi udienza sulla semilibertà per Francesco Schettino, in carcere per il naufragio della Costa Concordia
Schettino, attraverso la sua legale Paola Astarita, ha presentato una istanza nella quale richiede di poter accedere al regime di semilibertà, dopo aver maturato il termine che gli consente di accedere alle misure alternative alla detenzione. Il comandante della Costa Concordia è in carcere dal 13 maggio 2017, in seguito alla sentenza che lo ha condannato per omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, naufragio colposo e abbandono dell'imbarcazione. "Io mi auguro che vinca non il mio assistito ma il diritto", ha detto Astarita. Prima di questa ci sono state altre udienze, tutte rinviate per approfondimenti da parte dei giudici.
Il 13 gennaio 2012 la Costa Concordia naufragava, rimanendo piegata sul fianco e sommersa per buona parte, dopo che il comandante Schettino aveva deciso un cambio di rotta per avvicinarsi alla costa dell'Isola del Giglio ed effettuare il cosiddetto "inchino"; alle 21.47 la nave colpisce uno scoglio e inizia ad affondare. 32 persone persone hanno perso la vita e centinaia sono rimaste ferite. Il 16 gennaio iniziava la vicenda giudiziaria ai danni di Schettino, con l'arresto del marinaio, poi il carcere e i domiciliari; nel 2015 arriva la condanna a 16 anni, poi confermata anche dalla Corte d'Appello di Firenze, sentenza diventata definitiva il 12 maggio 2017 in Cassazione. Per quanto riguarda Costa Crociere invece, la società ha patteggiato una sanzione da 1 milione di euro.