Re Carlo III in Italia, l'ultima volta fu da principe al G20: tutti i viaggi italiani della Royal Family
Cinque anni dopo il G20 a Roma, dal 7 al 10 aprile 2025 Re Carlo III sarà in Italia, nuovamente nella capitale, e a Ravenna
“Venne un anno a Firenze per trascorrervi l'inverno, la più illustre di tutte le donne d'Inghilterra: la Regina. [...] la cittadinanza si dimostrò soddisfattissima della sua ospite e l'ospite, a sua volta, soddisfattissima della città; tanto che ci tornò sempre durante l'inverno per lunghissimi soggiorni negli ultimi anni della sua vita..." scrive Aldo Palazzeschi descrivendo il primo soggiorno della Regina Imperatrice Vittoria a Firenze nel 1888.
Il 7 aprile 2025 sarà la invece volta del bisbisbis nipote di Vittoria, re Carlo III in Italia arriverà a Roma con la regina Camilla per il loro primo viaggio in Italia da sovrani. Non è certo la prima volta che re Carlo viene in Italia in solitaria o accompagnato, prima da Diana e poi da Camilla nelle vesti di principe di Galles.
La Regina Vittoria a Firenze
Ma torniamo all’antenata di re Carlo, la regina Vittoria. Fu il primo sovrano del Regno Unito a metter piede in Italia, sempre in visita privata e mai ufficiale, venendo di frequente tra il 1888 e il 1894, scegliendo principalmente due mete: Firenze e il Lago Maggiore. La regina Vittoria visitò innanzitutto Firenze perché già nell’ottocento moltissimi inglesi avevano scelto di vivere in modo permanente della città fiorentina, grazie alla sua storia, alla sua cultura e al magnifico paesaggio. Durante i suoi soggiorni in città la regina era solita risiedere nelle ville ospite delle famiglie patrizie della città, come a Villa Fabbricotti.
Le principali attività della regina durante questi soggiorni, sempre privati e mai ufficiali, erano le passeggiate nei giardini della città e le visite ai musei come a palazzo Pitti e agli Uffizi che apprezzò in modo particolare e dividendosi tra gli incontri con gli inglesi residenti in città e i pomeriggi passati dipingendo acquarelli, passione che la accompagnò per tutta la vita. Fu proprio grazie a questo amore per Firenze che i sudditi britannici residenti a Firenze decisero di erigere una statua in onore della regina Vittoria in occasione del suo Giubileo di Diamante del 1897.
Le visite in Italia non si concentrarono solo su Firenze ma più di una volta visitò il lago Maggiore dove trascorse le sue giornate tra le lussureggianti isole Borromeo dove fu ospite nel magnifico palazzo sull’Isola Bella nel 1879 e le cittadine lungo le sponde del lago, prime fra tutte Baveno e Stresa, rimanendo alloggiata nel lussuoso Grand Hotel des Illes Borromées.
Anche re Edoardo VII, figlio di Vittoria salito al trono nel 1901, visitò l’Italia, questa volta in visita ufficiale, recandosi a Roma dove venne ricevuto al Quirinale da re Vittorio Emanuele III e in veste non ufficiale dal Papa.
Anche il suo successore, re Giorgio V, venne ricevuto in visita ufficiale a Roma da Vittorio Emanuele III nel 1923 e in visita ufficiale in Vaticano. Dallo scisma dalla chiesa cattolica ad opera di Enrico VIII nel 1534 che si proclamò capo della Chiesa d’Inghilterra, re Giorgio fu il primo monarca inglese a essere ricevuto ufficialmente in Vaticano. Accompagnato dalla regina Mary, la nonna della regina Elisabetta II, furono ricevuti prima al Quirinale dalla famiglia Savoia al completo, con tanto di saluto alla folla dal balcone del palazzo reale italiano e successivamente ricevuti ufficialmente da papa Pio XI con la regina Mary in abito lungo nero, perle e un lungo velo di pizzo nero sul capo.
L’anno successivo la coppia reale britannica sarà ancora in Italia, ma questa volta in vacanza in Sicilia ospiti prima dalla famiglia inglese Nelson a Messina e poi della famiglia Florio a Villa Igiea a Palermo, il lussuoso hotel liberty della famiglia più potente d’Italia dove erano già stati ospiti re Edoardo e la regina Alessandra d’Inghilterra ma anche il Kaiser Guglielmo e lo Zar Nicola II.
Solo nel 1944 tornò in Italia un monarca britannico con la visita ufficiale di re Giorgio VI, padre di Elisabetta II, che soggiorno per ben undici giorni nel bel paese visitando le truppe inglesi in Italia, ancora intente a liberare il paese, stazionate a Napoli, Umbertide, Perugia e Cassino, dove rese memoria ai caduti inglesi morti proprio alcuni mesi prima nella celebre battaglia Dopo la fine della guerra iniziò un rapporto tra la futura regina Elisabetta e l’Italia che durerà per tutto il regno della sovrana.
La prima volta che Elisabetta II visitò l’Italia era ancora principessa ed è il 1951. La visita è assolutamente non ufficiale ma in qualche modo sembra preparare al suo ruolo la principessa che meno di un anno dopo salirà sul trono. Atterrata a Ciampino rimane in Italia con il marito Filippo per due settimane, ricevuta dalle più alte cariche dello stato con tanto di colazione al Quirinale ospiti del presidente Luigi Einaudi e un incontro privato con papa Giovanni XXIII. Per la giovane Elisabetta non mancarono però momenti di svago con la visita ai monumenti della città come il Colosseo e l’Appia antica, scegliendo di assistere a una partita di polo al Polo Club di Roma e di festeggiare il suo venticinquesimo compleanno con una festa a Tivoli, nella meravigliosa Villa Adriana.
Molti milanesi ancora ricordano il 9 maggio 1961 quando per le strade della città sfilò una macchina scoperta con una giovane donna vestita di giallo che saluta la folla festante che l’accoglie e l’accompagna fino in Piazza della Scala. È la prima visita come regina di Elisabetta II con il marito Filippo in Italia, in occasione del centenario dell’unità d’Italia. Il viaggio era iniziato il a Cagliari alcuni giorni prima dove era in vacanza la regina madre per poi proseguire per Napoli, Roma, Firenze, Venezia, Milano e Torino come ultima tappa.
Accolta dal presidente Gronchi la giovane regina, sul trono da quasi dieci anni, incantò tutti gli italiani, partecipando a una cena di gala al Quirinale in abito da sera e Vladimir tiara di diamanti per poi proseguire la visita in Vaticano, questa volta un incontro ufficiale con papa Giovanni XXIII. All’epoca dell’incontro il cerimoniale vaticano era ancora rigido e la regina si presentò in abito lungo nero, guanti e accessori neri e sul capo l’imponente Kokoshnik tiara di diamanti a reggere il lungo velo nero. È uno degli ultimi incontri in pompa magna in Vaticano, con assistenti al soglio pontifici e dignitari in gran uniforme. La coppia prosegui poi per Venezia dove durante la notte una romantica gondola li condusse in giro per i canali.
In Italia la regina Elisabetta sarebbe tornata poi altre tre volte, nel 1980, nel 2000 e ultima nel 2014 quando fece una rapida visita di un giorno per incontrare Giorgio Napolitano, presidente della repubblica con cui la regina ebbe un rapporto privilegiato, e Papa Francesco, stupendo tutti per il colore del tailleur, un delizioso color lilla scuro invece che il tradizionale nero. Importanti furono gli incontri di Elisabetta durante queste visite come con Gianni Agnelli che la accompagno al palazzo del Lavoro di Torino o con Riccardo Muti che incontrò a Milano, prima di essere ospitata per una notte nella suite presidenziale del Principe di Savoia.
Fin da bambino re Carlo ha conosciuto l’Italia attraverso i racconti dell’amata nonna, la regina madre Elisabetta. Guà da bambina infatti la regina madre aveva frequentato l’Italia, in principal modo la Liguria dove il nonno paterno, il conte di Strathmore possedeva una magnifica villa a Bordighera, villa Etelinda, progettata dall’architetto Garnier, e dove anche la nonna materna possedeva una villa, Villa Poggio Ponente. Per tutta la vita la regina madre ricorderà con nostalgia le estati liguri tanto da tenere accanto al proprio letto a Clarence House due antichi angeli acquistati proprio a Bordighera.
Anche la zia di re Carlo, la principessa Margaret era una frequente visitatrice dell’Italia, luogo che visitò sia ufficialmente ma dove passo molte vacanze, in particolar modo in Toscana, dove in Maremma era ospite all’Olmaia, la casa della famiglia Bossi Pucci, o a Castagneto Carducci dai conti della Gherardesca.
Re Carlo, grande appassionato di botanica, arte, architettura e cibo era impossibile che non instaurasse nel tempo uno stretto rapporto con il Bel Paese, visitandolo ufficialmente ben diciotto volte, sempre in veste di principe di Galles. La prima volta che arrivò in Italia fu nel 1984 quando visitò Trieste e Duino anche se il viaggio che è rimasto più nell’immaginario collettivo fu quello del 1985 accompagnato dalla principessa di Galles Diana.
La coppia rimase in Italia per ben diciassette giorni visitando la Sardegna, La Spezia, Milano, Firenze, Roma, il Vaticano, Catania, Siracusa, Bari e Venezia, nel tentativo di emulare il celebre tour della regina Elisabetta del 1961 e tentare di salvare il real matrimonio. I look della principessa furono attentamente studiati dalla stampa e subito copiati dalle donne italiane che invidiarono il meraviglioso abito rosa indossato alla Scala di Milano, con tanto di tiara di perle e diamanti, così come gli outfit pienamente anni ’80 della principessa.
Il principe Carlo tornò ancora in Italia nel 1985 per ricevere una laurea Honoris Causa a Bologna o nel 1987 quando si recò di nuovo al teatro alla Scala e negli anni ha visitato moltissime città come Torino, Ischia, Viterbo, Urbino tornando moltissime volte a Roma, Napoli, Firenze e Venezia. Nel 2009 tornò in Italia accompagnato per la prima volta dalla moglie Camilla, Duchessa di Cornovaglia, così come nel 2017 quando la coppia decide di visitare la citta di Amatrice, per portare solidarietà alla popolazione colpita dal terremoto. L’ultima visita risale al 2021 quando il principe decise di partecipare al G7 per promuovere temi a lui cari come la lotta ai cambiamenti climatici.
Dal 7 al 10 aprile sarà la prima visita come re di Carlo, visita che toccherà Roma e Ravenna anche se non sono mancati, specialmente nell’ultimo anno, incontri importanti con l’Italia, grazie a Federico Marchetti, l’imprenditore italiano presidente della Fashion Task-force di SMI (Sustainable Markets Initiative) voluta nel 2020 dall’allora principe Carlo atta a facilitare il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 in termini di sostenibilità nella moda.
Ed è proprio un pezzo d’Italia che è stata ricevuta nella tenuta di Highgrove nel mese di febbraio, invitati dal re in persona e dall’ambasciatore Italiano a Londra, Inigo Lambertini, alla cui cena erano presenti, oltre a Marchetti, Renzo Rosso, Donatella Versace, Brunello Cucinelli, Angela Missoni, Guido Barilla solo per citarne alcuni. Questa volta sarà l’Italia a restituire l’ospitalità al Re, che festeggerà proprio nel nostro paese il ventesimo anniversario di matrimonio con la regina Camilla.
Di Mattia Boffi Valagussa
Fonte: Vanity Fair