Genova, bilanci dell'ex Provincia gonfiati per farli passare in attivo, patteggiano 8 funzionari su 17
L'inchiesta era nata da un esposto dell'allora sindaco della Città metropolitana Marco Bucci. Sotto la lente della Procura gli anni dal 2014 al 2018
Sono 8 su 17 i funzionari imputati per falso in atto pubblico nell’indagine sui bilanci della ex Provincia di Genova e poi della Città metropolitana fatti passare in attivo quando non lo erano, che hanno deciso di patteggiare la pena.I patteggiamenti prevedono pene comprese tra un anno e quattro mesi e un anno. A concordare la pena sono stati due ex segretari generali, quattro tecnici e due revisori dei conti. Gli altri nove imputati non hanno scelto riti alternativi e il prossimo 14 aprile il giudice deciderà sui rinvii a giudizio.
Secondo l’accusa i bilanci dal 2014 al 2018 sarebbero stati “gonfiati”, per un totale di 23 milioni. L’inchiesta era nata dopo un esposto presentato dall’allora sindaco Marco Bucci alla Corte dei conti che era poi stato sentito come testimone in Procura dopo che la magistratura contabile aveva rilevato possibili responsabilità penali. Al centro dell’inchiesta ci sono le aliquote Rca sui veicoli assicurati che spettano alle province come tributo. Nei bilanci della ex Provincia di Genova queste aliquote sarebbero state messe a bilancio in base al valore teorico dell’introito (calcolando quindi la somma delle imposte per tutti i veicoli immatricolati a Genova) e non quello reale, vale a dire i veicoli effettivamente assicurati, falsando di fatto il bilancio che così risultava in attivo. Il sindaco aveva portato una cartellina con tutta la documentazione che aveva usato per preparare l’esposto.