Vaccino Covid, DOCUMENTO AIFA del 30/12/2020 già informava sui possibili effetti collaterali: "Atteso un numero molto elevato di segnalazioni di sospette reazioni avverse"
Il documento era stato diffuso in seguito all'autorizzazione del vaccino su vasta scala
Un documento dell'Agenzia Italiana del Farmaco datato 30 dicembre 2020, informava già all'epoca sui possibili effetti collaterali dati dal vaccino per il Covid. Nel documento, intitolato "Comunicazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco ai CRFV/RLFV sulla gestione all'interno della RNF delle segnalazioni di sospette reazioni avverse ai vaccini Covid-19", si può leggere come l'agenzia prefigurava già a quel tempo un "numero molto elevato di segnalazioni di sospette reazioni avverse".
Vaccino Covid, il documento AIFA del 30/12/2020 che già informava sui possibili effetti collaterali
Nel testo l'AIFA vuole fornire precisazioni su come verrà gestita la segnalazione delle sospette reazioni avverse dovute al vaccino Covid. "A seguito dell'autorizzazione dei vaccini COVID 19 e dell'attuazione di programmi di vaccinazione su vasta scala, è atteso un numero molto elevato di segnalazioni di sospette reazioni avverse a vaccini COVID-19 e un gran numero di richieste di informazioni di follow-up, che potrebbero avere un considerevole impatto sul carico di lavoro delle strutture sanitarie deputate alla gestione delle segnalazioni all'interno della RNF. In considerazione di tale situazione si ritiene opportuno fornire alcuni suggerimenti operativi per una gestione efficiente e con elevati standard di qualità delle segnalazioni di sospette reazioni avverse ai vaccini COVID-19".
Il documento intende dare un metodo di gestione per gestire queste segnalazioni e quindi, da come si può leggere nel testo, queste reazioni avverse erano già previste, nonostante siano state per diverso tempo negate o fatte passare in sordina. Inoltre viene segnalato che ci potrebbero essere reazioni gravi e letali o che causano invalidità permanente. Il documento spiega come registrare le segnalazioni nel minor tempo possibile, seguendo un ordine specifico: prima le segnalazioni gravi che provocano il decesso o mettono in pericolo di vita; in secondo luogo le "altre segnalazioni gravi" che provocano ospedalizzazione o invalidità grave e permanente; per ultime le segnalazioni non gravi.