Francesca Brandoli morta suicida a 52 anni nel carcere di Bollate, all'ergastolo per aver ucciso nel 2006 l'ex marito Christian Cavaletti

Nel 2009 c'era stato già un tentativo di togliersi la vita, secondo le fonti "soffriva di depressione", nel 2011 sposò il detenuto Luca Zambelli condannato a 18 anni per aver ucciso la moglie

Si è suicidata impiccandosi nella sua cella nel carcere di Bollate, Francesca Brandoli, condannata all'ergastolo per aver ucciso l'ex marito Cristian Cavaletti a Reggiolo, assieme al suo amante di allora Davide Ravarelli.

Francesca Brandoli morta suicida a 52 anni nel carcere di Bollate, all'ergastolo per aver ucciso nel 2006 l'ex marito Christian Cavaletti

Francesca Brandoli 52enne modenese era condannata all'ergastolo nel carcere di Bollate per aver ucciso il 30 novembre 2006 a Reggiolo l'ex marito Cristian Cavaletti, assieme al suo amante dell'epoca Davide Ravarelli; i due amanti avrebbero preso a coltellate e colpi di martello l'ex marito della donna che si è sempre dichiarata innocente. Secondo l'accusa, Brandoli avrebbe ucciso l'ex marito dopo aver appreso la decisione del giudice con l'affidamento dei figli a lui.

Secondo quanto si apprende, la 52enne avrebbe avuto problemi di depressione e questo non è stato il suo primo tentativo di suicidio. Già nel 2009, quando si trovava alla "Dozza" di Bologna e prima che iniziasse il processo d'appello aveva cercato di togliersi la vita ma era stata salvata dalla compagna di cella. Successivamente, nel 2011un anno dopo la sentenza definitiva della Cassazione, Brandoli si era risposata in carcere con il detenuto Luca Zambelli, anch'egli condannato a 18 anni per aver aver ucciso la consorte Stefania Casolari; i due avevano divorziato cinque anni dopo.

Francesco Maisto, Garante milanese dei diritti dei detenuti, aveva incontrato Brandoli due settimane fa e dopo aver confermato la notizia della morte dell'ergastolana 52enne ha affermato: "Anche se aveva qualche problema di salute, nulla mi ha fatto pensare che fosse in una situazione tale da compiere un simile gesto".