Genova, sequestra in casa la convivente e la violenta tutta la notte, condannato a 8 anni di carcere
La donna era riuscita a fuggire e a chiedere aiuto a un familiare dopo ore terrore. L'uomo prima di arrendersi aveva minacciato di dare fuoco all'appartamento
Aveva violentato la convivente, dalla cui abitazione non intendeva sloggiare nonostante i tentativi di lei di mandarlo via, e l’aveva sequestrata in casa per tutta la notte, impedendole di chiedere aiuto e prendendola a calci e pugni ogni volta che si avvicinava alla porta di casa. Finché la mattina lei non era riuscita a fuggire da quell’inferno chiedendo aiuto al fratello. Quando la polizia con l’ausilio dei vigili del fuoco era entrata nell’appartamento lo aveva trovato cosparso di alcol, con lui che dal poggiolo minacciava di dar fuoco a tutto. Solo con fatica i poliziotti delle volanti erano riusciti a bloccarlo ed arrestarlo.
Questo episodio, il culmine di un lungo periodo di maltrattamenti e violenze, risale al 24 agosto del 2023. L’uomo, un marocchino di 29 anni è stato condannato dai giudici a 8 anni di carcere per violenza sessuale, maltrattamenti, sequestro di persona e resistenza. La vittima delle violenze, una donna italiana di 40 anni, fino al giorno dell’arresto, non aveva mai trovato il coraggio di denunciare l’uomo. Ma la paura provata con il sequestro, l’ha indotta a ricostruire tutta la vicenda spiegando che lo aveva conosciuto un anno prima, Lui diceva di non avere una casa né un lavoro e lei si era convinta a ospitarla.
Poi però erano cominciate le minacce e le botte e lei più volte aveva detto basta. L’uomo tuttavia le giurava ogni volta di essere cambiato così lei, pur avendo chiamato un paio di volte le forze dell’ordine, non lo aveva mai denunciato.