Andrea Prospero trovato morto in un b&b a Perugia, arrestato un giovane per istigazione al suicidio: "Lo ha indotto a prendere pasticche di ossicodone e xanax"
Il ragazzo, conosciuto su Telegram, sarebbe "rimasto" in chat con Andrea finché il 19enne non ha perso i sensi e ha smesso di scrivergli
Svolta nel giallo sulla morte di Andrea Prospero, lo studente 19enne trovato morto a gennaio in un b&b di Perugia dopo cinque giorni di ricerche. È finito agli arresti domiciliari un giovane romano con l'accusa di "istigazione o aiuto al suicidio".
Morte Andrea Prospero, arrestato romano che lo avrebbe spinto al suicidio
L'autopsia sul corpo di Andrea Prospero aveva rivelato che la morte era avvenuta a casa di un cocktail letale di benzodiazepine e ossicodone che, provocando un effetto depressivo su sistema respiratorio e cardiovascolare, ne aveva determinato il decesso veloce. La famiglia di Prospero aveva respinto fin dall'inizio l'idea del suicidio sospettando che il figlio fosse invece stato indotto a togliersi la vita. "Non abbiamo notato alcun segno di preoccupazione o problemi in Andrea", avevano commentato il padre e la sorella dello studente 19enne. Andrea Prospero si era allontanato da Perugia nel pomeriggio del 24 gennaio senza avvisare nessuno, dopo cinque giorni il suo corpo senza vita era stato trovato dalla polizia in un b&b del capoluogo umbro, poco distante dalla sua camera in affitto.
Questa mattina è arrivata una svolta sulla sua morte con l'arresto di un 19enne romano con precedenti per droga e porto di oggetti atti a offendere. Secondo quanto emerge dall'inchiesta coordinata dal procuratore della Repubblica di Perugia, Raffaele Cantone e dell'aggiunto, Giuseppe Petrazzini, il ragazzo posto agli arresti domiciliari avrebbe conosciuto Prospero attraverso un gruppo Telegram. La conversazione sarebbe poi passata in chat privata dove Andrea aveva manifestato al giovane romano il suo malessere esistenziale. Il ragazzo sarebbe "rimasto" in chat fino agli ultimi momenti di vita di Prospero, invitandolo a prendere tutte le pasticche di ossicodone e xanax, anche nel momento in cui Andrea gli avrebbe detto che non se la sentiva più. Il giovane romano aveva però insistito, esortando Andrea a prendere tutte le pasticche con del vino.
La polizia, inoltre, ha eseguito nella mattinata delle perquisizioni nel napoletano nei confronti di un 18enne ritenuto responsabile di aver venduto l'ossicodone a Prospero e attualmente indagato per spaccio di droga. Nella casa del giovane la polizia ha trovato anche oltre 10mila euro ritenuti guadagni derivanti da attività illecite.
La "seconda vita" da cracker del 19enne e la rete clandestina
Durante le perquisizioni gli agenti della squadra mobile avevano trovato nella camera di Andrea Prospero 5 telefoni schermati da sistemi di sicurezza avanzati, 60 sim e 3 carte di credito intestate ad altre persone. Questa circostanza ha spinto gli inquirenti sull'ipotesi che Andrea Prospero avesse una "seconda vita" da cracker, ovvero che svolgesse attività informatiche illegali. Dalle indagini ulteriori sui telefoni cellulari e sul pc di Andrea, alla guida della primo dirigente Maria Assunta Ghizzoni e coadiuvate dalla polizia postale, è stata accertata l'attività truffaldina di Prospero, dedito alla vendita di oggetti di informatica e altre operazioni illecite. Gli inquirenti hanno chiarito che le indagini sulle attività illegali e sulla rete a cui partecipava Andrea Prospero continueranno.