Elvis Tusha, il finto "fact checker" che si professa esperto di intelligenza artificiale, ma in realtà abile divulgatore di fake news

Tusha ha realizzato due video fake su Instagram e TikTok in cui attacca Il Giornale d'Italia manipolando l'informazione a suo piacimento, probabilmente spinto da ideologie politiche e mainstream

Tale Elvis Tusha, che lavora come senior associate in PwC Italy (ex Pricewaterhouse Coopers) e che si professa esperto di AI e "fact checker", ha realizzato due video fake su Instagram e TikTok in cui attacca Il Giornale d'Italia, manipolando l'informazione a suo piacimento, probabilmente spinto da ideologie politiche e mainstream. Tale "fact checker", di origine albanese, ci accusa di aver pubblicato una fake news in un articolo su Papa Francesco, ma chi ha detto una fake news è proprio lui, il quale indicando il nostro sottotitolo col dito e facendo finta di leggerlo, si inventa l'indicativo presente in una frase in cui noi non lo abbiamo assolutamente usato.

In quell'articolo noi smentiamo una fake news sul Papa, ma Tusha la attribuisce a noi leggendo il testo in modo non fedele, non facendo mai vedere integralmente il nostro articolo, e commettendo tanti "errori".

Elvis Tusha, il finto "fact checker" che si professa esperto di AI

Il 9 marzo 2025, Il Giornale d'Italia ha pubblicato un articolo su Papa Francesco con l'intento di spiegare ai lettori la verità sulle origini di una foto del Pontefice generata con l’intelligenza artificiale, che circolava in modo virale sui social, attribuita erroneamente da alcuni utenti al Policlinico Gemelli e che girava con una teoria su Papa Francesco, che noi abbiamo riportato nel titolo fra virgolette.

Nell'articolo noi spieghiamo in modo chiaro che si tratta di una foto generata dall'intelligenza artificiale, come riportato nel titolo, nel sottotitolo e nel testo. Inoltre spieghiamo che, sebbene molti utenti ritengano che sia stata pubblicata dal Policlinico Gemelli a causa della dicitura apposta sulla foto, in realtà si tratta di un'immagine pubblicata dal profilo Instagram schoolmagazine, nome che si legge già nello screen da noi scelto come immagine di copertina, che noi volutamente non abbiamo tagliato, e che ribadiamo nel testo. Nel titolo riportiamo fra virgolette il contenuto del pensiero che veniva diffuso insieme a quella foto su cui era stato apposto il nome del Policlinico, precisando appunto che si trattava di una foto AI e spieghiamo nel testo tutti i dettagli. Testo che Tusha non ha mai mostrato ai lettori integralmente per tutta la durata del video. Video in cui Tusha legge solo alcune parti, cambiando le parole, in particolare inventandosi il presente indicativo, e attribuendocelo, dove noi però non lo abbiamo usato.

In data 11 marzo 2025, Tusha pubblica un video su Instagram e uno su TikTok in cui accusa Il Giornale d'Italia di aver pubblicato una fake news. Oltre a lavorare come senior associate in PwC, che ora ha fissato la propria nuova sede centrale per l'Italia nella torre Libeskind, detta anche Torre PwC e soprannominata amichevolmente "il Curvo" per la sua forma particolare, 
Tusha pubblica contenuti sui propri social e partecipa come speaker a diversi convegni sull'AI in cui si professa anche "fact checker". Lui racconta anche ai clienti di PwC e nei suoi convegni la fake news che ha divulgato sui social con i video di cui parliamo in questo articolo? Se così, ci domandiamo come possa fare il consulente in una delle big five americane.

Indicando con il dito il sottotitolo del nostro articolo, Tusha afferma: "Il Giornale d'Italia pubblica questo articolo dicendo che questa foto del Papa è stata pubblicata direttamente dall'account ufficiale del Policlinico Gemelli di Roma. [...] La foto, come si può vedere dallo screen (de Il Giornale d'Italia, che lo stesso Tusha inquadra, ndr), è stata pubblicata da schoolmagazine nonostante qui (nell'articolo de Il Giornale d'Italia, ndr) venga riportato che è il Policlinico Gemelli. [...] Io so solo che l'intelligenza artificiale nell'era delle fake news, come in questo caso, amplifica di gran lunga la potenza e la capacità di queste notizie false. Perché l'importante è che un contenuto sia virale e non verificato".

Tusha ripete lo stesso concetto nella didascalia dei video: "Una foto creata con l’intelligenza artificiale ed erroneamente attribuita dal Giornale d’Italia al Policlinico Gemelli ha scatenato dibattiti sull’importanza della verifica delle informazioni e sulla facilità con cui le immagini AI possono generare disinformazione.

Tusha, “abilmente”, non fa mai vedere il testo completo del nostro articolo, non spiega mai che il titolo è completamente virgolettato, non dice che noi abbiamo scritto ovunque che la foto è generata con l'intelligenza artificiale (titolo, sottotitolo, testo), usa l'indicativo trasformando una frase in cui non c'è alcun indicativo.

Ecco il nostro sottotitolo: "In molti ritengono che Papa Francesco sia morto e che il Policlinico Gemelli di Roma abbia diffuso una foto [...] ma la foto è realizzata con l'intelligenza artificiale".

Tusha, invece, legge così il sottotitolo indicando le parole Policlinico Gemelli con il dito: "Il Giornale d'Italia pubblica questo articolo dicendo che questa foto del Papa è stata pubblicata direttamente dall'account ufficiale del Policlinico Gemelli di Roma".

Noi non abbiamo scritto nel sottotitolo, letto da Tusha, che la foto “è stata pubblicata dall'account ufficiale del Policlinico Gemelli”, come invece sostiene lui. Al contrario, abbiamo pubblicato questo articolo proprio per fare chiarezza e dire ai nostri lettori che si tratta di un contenuto realizzato dall'intelligenza artificiale, fake e che non è stato pubblicato dal Policlinico Gemelli, bensì dall'account schoolmagazine, nome presente peraltro non solo nel testo, ma anche nell’immagine stessa di copertina, che noi, ribadiamo, volutamente non abbiamo tagliato. Abbiamo scritto le parole “diffusa dal Policlinico” solo nel titolo, ma fra virgolette essendo una frase pronunciata non da noi, ma da diversi utenti sui social e su cui si basa l’articolo, precisando peraltro nello stesso titolo che si tratta di una foto del Papa generata con l’intelligenza artificiale. Tusha, infatti, quando dice che noi abbiamo scritto che la foto “è pubblicata dal profilo ufficiale del Policlinico Gemelli”, non indica il titolo in cui ci sono le virgolette e di cui lui non parla mai, bensì il sottotitolo.

Mentre Tusha pronuncia velocemente le parole "Il Giornale d'Italia pubblica questo articolo dicendo che questa foto del Papa è stata pubblicata direttamente dall'account ufficiale del Policlinico Gemelli di Roma", inquadra il sottotitolo del nostro articolo indicando con il dito le parole Policlinico Gemelli, portando il lettore a soffermarsi solo su quei due termini, senza leggere l'intera frase che è decisamente diversa da quella da lui pronunciata.

Nel video Tusha compie innumerevoli "errori". Come abbiamo detto, si inventa l'indicativo dove non esiste alcun indicativo. Poi afferma: Perché un giornale fondato nel 1943 si mette a fare questi giochini?”. Il Giornale d'Italia non è stato fondato nel 1943, come erroneamente dichiara Tusha, bensì nel 1901 e ha 123 anni di storia. Inoltre il nostro non è un giochino, il nostro è un articolo che ha l'obiettivo di spiegare una fake news che circolava su Papa Francesco, fake news che noi smentiamo nell'articolo e che, invece, Tusha ci attribuisce.

Inoltre Tusha sbaglia persino a prendere la foto dall'account che ha pubblicato l'immagine oggetto dell'articolo, ossia da schoolmagazine. Nella foto da lui aperta, la figura di Papa Francesco è in obliquo verso sinistra, nella nostra è verso destra. Nella sua c'è una tenda panna alla sinistra di Bergoglio, nella nostra non c'è nulla. Nella foto di Tusha a destra del Papa c'è un tavolino, nella nostra c'è la sponda del letto e poi c'è il muro con una striscia colorata che, invece, nella parete della foto di Tusha non è presente. Cambia anche il muro su cui poggia la testata del letto. Inoltre, la foto errata aperta da Tusha sul profilo di schoolmagazine è del 9 marzo 2025, mentre la foto presente nel nostro testo, cioè quella utilizzata dagli utenti che poi hanno apposto sopra la scritta "Fondazione Policlinico Universitario Agostino..." portando alcuni utenti a pensare che l'avesse pubblicata proprio il Policlinico Gemelli, è del 25 febbraio 2025.

Spostando l'inquadratura dall'immagine alla didascalia di schoolmagazine e indicando con il solito dito il punto su cui lui vuole che cada l'occhio dell'utente, afferma: "Ed è stata giustamente indicata (da schoolmagazine, ndr) come realizzata dall’intelligenza artificiale". Ma anche noi, nel titolo dell'articolo, nel sottotitolo e più volte nel testo abbiamo scritto che la foto è stata realizzata dall'intelligenza artificiale, eppure Tusha non lo dice mai e non mostra mai il testo.

Il video di Tusha contiene dichiarazioni false e gravi "errori", in quanto il testo non viene letto fedelmente e ne viene data rappresentazione opposta. Dichiarazioni false che hanno generato migliaia di commenti negativi nei nostri confronti e istigato all’odio sociale. A causa della sua lettura sbagliata e non fedele del nostro testo, a causa del suo dito che punta solo su alcune parti su cui lui vuole che cada l'occhio degli utenti, a causa della velocità nel cambio di inquadratura soprattutto in alcuni momenti, considerando peraltro la velocità con cui gli utenti guardano i contenuti social, difficilmente le persone si sono potute accorgere degli innumerevoli "errori" di Tusha, arrivando dunque a credere alle sue parole e scrivendo commenti negativi contro Il Giornale d'Italia.

Così facendo, Tusha, presentandosi come “fact checker”, con artifici e raggiri, ha anche tratto beneficio aumentando fittiziamente la sua presunta “qualità giornalistica” / affidabilità, per far crescere la propria base utenti / follower, e la propria credibilità e reputazione sugli stessi, ottenendo anche ritorni economici dalle pubblicità che vengono erogate in base alle views.
Integrando in tutto questo una vera e propria diffamazione a mezzo stampa, oltre che incitazione all’odio sociale e altro. La "stampa” infatti ormai si esprime sulle varie piattaforme, dove i social sono ormai preponderanti, mentre la vera e propria carta stampata ha ormai diffusioni risibili e non più rappresentative.

Il Giornale d'Italia ha presentato querela per diffamazione a mezzo stampa nei confronti di Tusha.

La nostra testata continuerà a fare informazione verificata e non ideologizzata, un'informazione fact based e data driven nell'interesse dei nostri lettori e della società in generale. Continuerà a cavalcare varie battaglie, tra le quali quelle contro il lokdown, contro il Green Pass, contro la guerra alla Russia e contro il genocidio a Gaza.

Invitiamo inoltre i nostri cari lettori a diffidare dai sedicenti "fact checker", molti dei quali sono i primi diffusori di fake news