Rimini, donna condannata a 10 anni per tentato omicidio nei confronti del marito, iniettava topicida nei pasti dell'uomo
La donna, di origini moldave, avrebbe iniettato nei pasti del marito del veleno per topi tramite una siringa
Una donna di 48 anni di origini moldave è stata condannata a 10 anni di reclusione per tentato omicidio pluriaggravato. La donna avrebbe cercato di avvelenare il marito con del topicida, iniettandoglielo nei pasti attraverso una siringa. L'uomo avrebbe una capacità olfattiva ridotta, che avrebbe facilitato il piano della donna. L'accusa ha contestato la sentenza.
Rimini, donna condannata a 10 anni per tentato omicidio nei confronti del marito, iniettava topicida nei pasti dell'uomo
È successo a Rimini. La donna, 48 anni di origini moldave, avrebbe somministrato del veleno per topi tramite una siringa al marito, 56 anni albanese, iniettandoglielo nei pasti. L'uomo non si sarebbe accorto di nulla in quanto soffrirebbe di polipi nasali, per cui la sua capacità olfattiva sarebbe ridotta. La donna è stata condannata a 10 anni di carcere per tentato omicidio pluriaggravato. La disposizione è arrivata dal gip Raffaella Ceccarelli, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Luca Bertuzzi.
L'indagine era partita in seguito a due ricoveri dell'uomo al pronto soccorso, avvenuti tra luglio e settembre del 2022; entrambe le volte la vittima presentava forti dolori addominali. Gli esami avevano rivelato la presenza di principi attivi anticoagulanti nel sangue, contenuti nei topicidi comuni. Le successive indagini avevano portato alla scoperta di una siringa contenente del liquido rossastro, contenuta in uno scomparto dell'armadio in casa della coppia. I test di laboratorio hanno in seguito confermato la presenza di veleno per topi nella siringa, nello specifico di Bromadiolone. La donna avrebbe inoltre ricercato online informazioni sui topicidi più efficaci.
La difesa, rappresentata dall'avvocato Luca Greco, ha contestato l'accusa, sulla base del fatto che la somministrazione del topicida non fosse in grado di causare la morte del marito L'avvocato Greco ha annunciato l'intenzione di presentare ricorso in appello. La donna nel frattempo è stata rilasciata, con il divieto di avvicinamento nei confronti del marito.