Sogei, ad Cannarsa e Ranzato (Deas) indagati per tentato peculato: "Avevano una relazione, proposta appalto da 1,9 mln€ a società di lei", il CEO: "Fiducia nella magistratura"
Indagato l'ad di Sogei, società di Information Technology del ministero dell’Economia e delle finanze, ed anche Deas. Secondo l'ex dg Iorio arrestato lo scorso ottobre: "Tra i due c'era un rapporto sentimentale, Cannarsa tendeva ad avvantaggiare la società di lei per lo sviluppo della cybersecurity"
L'ad di Sogei Cristiano Cannarsa e la società Deas di Stefania Ronzato sono indagate per tentato peculato, un reato che si configura quando una persona cerca di appropriarsi di fondi pubblici senza riuscirci. Entrambi sono stati iscritti nel registro degli indagati nell'ambito del filone dell'inchiesta che lo scorso ottobre ha portato all'arresto dell'ex dg di Sogei Paolino Iorio. La Sogei, Società Generale d'Informatica S.p.A., è una società in house del ministero dell'Economia e delle Finanze e svolge servizi di consulenza informatica per la pubblica amministrazione.
Sogei, l'ad Cristiano Cannarsa indagato per tentato peculato: "Proposta di appalto da 1,9 mln€ in favore della società Deas”
Uno degli indagati dalla procura di Roma è l'ad di Sogei Cristiano Cannarsa. La Guardia di Finanza ha perquisito la sua abitazione e i suoi uffici. Sogei è una società informatica controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. A ”incastrarlo" potrebbe esser stata una proposta di appalto da 1,9 milioni di euro nei confronti di Deas, società di Stefania Ranzato con quale avrebbe una relazione sentimentale, e finita anch'essa nel registro degli indagati. Deas si occupa di cybersicurezza e intelligenza artificiale, e che negli ultimi anni ha avuto un boom di fatturato. Il progetto non si sarebbe poi concluso.
Cannarsa sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati anche dopo una intercettazione ambientale risalente al giugno scorso dell'ufficiale della Marina Antonio Angelo Masala, altro indagato nella tranche principale dell'inchiesta. Secondo la procura di Roma, se non avesse fatto affidamento a una società esterna Sogei avrebbe potuto risparmiare circa 300mila euro. Nei mesi scorsi l'ex Dg di Sogei Paolino Iorio era stato arrestato mentre, secondo l'accusa, era intento ad intascare una tangente da 15mila euro da un manager di una società informatica impegnata negli appalti pubblici. A metà gennaio, Iorio ha chiesto il patteggiamento a tre anni di reclusione e lavori di pubblica utilità. Tra gli indagati figura anche l'uomo di fiducia di Elon Musk in Italia, Andrea Stroppa.
Le accuse di Iorio
Secondo l'ex dg Iorio, "Cannarsa tendeva ad avvantaggiare Deas per lo sviluppo della cybersecurity - si legge nel verbale reso da Paolino Iorio - Seppi a settembre (…) che su richiesta di Cannarsa avrebbe dovuto fare un contratto con Deas per l’importo di un milione e 600 mila euro per realizzare un prodotto che, per la mia esperienza e per quanto riferitomi da miei collaboratori, poteva essere realizzato con non più di 200 mila euro".
"Altra cosa che mi ha insospettito - continua Iorio davanti ai magistrati - è che Cannarsa chiese (…) di istituire un gruppo per avere sicurezza in rete attraverso personale di Deas: io avrei voluto che questo personale fosse presso Sogei ma, al contrario, il personale Deas lavorava per Sogei dalla loro sede senza che Sogei potesse avere il controllo sul lavoro che questo personale svolgeva".
A un certo punto i rapporti tra Iorio e Cannarsa si sarebbero deteriorati a causa di questa diversità di vedute. L'ex numero due spiga: "Io con Cannarsa aveva un ottimo e confidenziale rapporto che a un certo punto venne da lui interrotto io credo che tale allentamento sia dovuto al fatto che io avevo capito che tra lui e la Ranzato (titolare di Deas) vi fosse un rapporto sentimentale".
"In un paio di occasioni l’ho visto con la signora Ranzato in macchina insieme. E nei messaggi che ho sul mio telefono in sequestro Cannarsa mi ha mandato vari messaggi per favorire la Deas, in particolare ricordo un messaggio avente ad oggetto un subappalto da dare alla Deas a luglio 2024".
Il comunicato di Sogei
Si informa che il CEO di Sogei, Cristiano Cannarsa, è attualmente oggetto di un'indagine per il reato di "tentato peculato". Questa indagine è stata avviata dalla magistratura come naturale evoluzione a seguito dell'arresto in flagranza di Paolino Iorio, ex Direttore Generale di Sogei, colto mentre riceveva una tangente e licenziato da Sogei per questo motivo.
In merito a questa situazione, l'ingegnere Cannarsa desidera sottolineare di avere piena fiducia nell’operato della magistratura e di mantenere la massima serenità. Sogei continuerà a collaborare con le indagini, assicurando la massima trasparenza e disponibilità nella certezza di un celere e completo chiarimento della posizione dell’AD.