Twitter/X sotto indagine per evasione fiscale da 12,5mln€, pm di Milano: "Mancato pagamento Iva dal 2016 al 2022"
Presunta Iva non pagata per le iscrizioni gratuite al social network in cambio dei dati personali degli utenti e loro profilazione
Twitter International UK, oggi "X", di proprietà di Elon Musk è al centro delle indagini delle autorità fiscali italiane. Il Fisco sta indagando su un presunto mancato pagamento di 12,5 milioni di euro di Iva da parte della società dal 2016 al 2022.
Twitter/X, richiesti 12,5 mln di euro per Iva non pagata
Le autorità fiscali italiane stanno indagando su una presunta evasione dell'IVA da parte di Twitter International, oggi X. La presunta "dichiarazione infedele" deriverebbe dalla possibile tassabilità delle iscrizioni gratuite al social network in cambio dei dati personali degli utenti e della loro profilazione, considerando lo scambio di dati personali come una forma di compensazione.
La Guardia di Finanza aveva già chiuso nell'aprile del 2024 una verifica fiscale a carico di Twitter oggi X, per il mancato pagamento di 12,5 milioni di euro nel periodo 2016-2022, contestualmente la Procura di Milano e nello specifico il pm a capo delle indagini Giovanni Polizzi stavano investigando su uno schema similare a quello che viene imputato oggi a X, ma ai danni di Meta Platforms, la società che controlla WhatsApp, Facebook e Instagram. Nell'indagine ai danni di Meta, chiusa nel dicembre 2024, le autorità avevano evidenziato il mancamento di 900 milioni di versamenti al Fisco italiano.
X ha tempo fino ad aprile per interloquire con l'Agenzia delle Entrate, potrà aderire alle richieste del Fisco oppure opporsi e dare il via al procedimento di contenzioso fiscale.
Le indagini della SEC
Elon Musk aveva acquisito la proprietà completa di Twitter nell'ottobre 2022, quindi ben prima delle periodo sotto indagine delle autorità italiane per mancati versamenti. All'inizio del 2022 il patron di Tesla e Starlink aveva iniziato a comprare le azioni di Twitter e a marzo ne possedeva già il 5%. Secondo la SEC (Securities and Exchange Commission), l'autorità statunitense che veglia affinché le società offrano informazioni complete e veritiere sugli investimenti, la comunicazione della rilevazione di proprietà di Musk sarebbe avvenuta tardivamente, il 4 aprile 2022, undici giorni dopo la scadenza dell'obbligo di dichiarazione.
Questa mancata comunicazione, secondo la SEC, avrebbe permesso a Musk di acquisire azioni di Twitter con un risparmio di almeno 150 milioni di dollari. La SEC aveva ammesso di aver avviato un'indagine già nell'aprile 2022 per verificare se fossero state violate le leggi sui titoli in relazione all'acquisto di azioni Twitter da parte di Musk. Nel gennaio 2025 la SEC aveva infine citato in giudizio Musk con l'accusa di non aver comunicato tempestivamente l'acquisto di una partecipazione significativa in Twitter nel 2022.