Processo a Delmastro, pm di Roma chiede l'assoluzione sul caso Cospito: "Manca l'elemento soggettivo del reato"

Non ci fu rivelazione del segreto d'ufficio. Questo sostanzialmente è quanto asseriscono i pm di Roma nel giorno dell'accusa relativo al processo per il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro

La pm di Roma ha chiesto l'assoluzione per il sottosegretario Delmastro in merito al caso Cospito. Per il pubblico ministero Rosalia Affinito "venne diffuso esclusivamente ciò che era stato già rivelato in Parlamento perché il resto era riservato".

Processo a Delmastro, pm di Roma chiede l'assoluzione sul caso Cospito: "Manca l'elemento soggettivo del reato"

Non ci fu rivelazione del segreto d'ufficio. Questo sostanzialmente è quanto asseriscono i pm di Roma nel giorno dell'accusa relativo al processo per il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. "Ciò che viene successivamente fornito a Bonelli (Angelo Bonelli, deputato di Avs, ndr) erano le stesse informazioni fornite da Donzelli in Parlamento. Ciò dimostra che vi era un segreto amministrativo sul materiale. Venne diffuso esclusivamente ciò che era stato già rivelato in Parlamento perché il resto era riservato".

Così l'ex procuratore aggiunto Paolo Ielo: "Segreto: posso dirvi che quando mi è arrivata la notizia di questo fatto ho capito che era una storiaccia e dunque mentre tutti parlavano io me ne stavo sui libri. Il segreto amministrativo è diverso dal segreto di Stato ma anche da quello investigativo. L’esistenza di questa forma di segreto è indiscutibile. La natura della notizia non può generare il carattere di riservatezza. Se così fosse saremmo nel più totale arbitrio dunque non può essere così. Intendo produrre la nostra prima richiesta di archiviazione dalla quale non mi sposterò di un millimetro".

E poi: "Si trattava di notizie segrete, punto. Il provvedimento del capo del Dap conferiva ulteriore riservatezza a quegli atti. Inesistente l’elemento soggettivo del reato in questo caso. Il gip risponde come avessimo chiesto archiviazione per errore di diritto. Da tutto il rumore di questo processo si esce rispettando le regole del diritto. Nelle motivazioni si smentisce quanto sostenuto dalla gip. Se sbaglio, sbaglio in compagnia di tutti quelli che si sono occupati di questo fatto".

Sicuramente un bel sospiro di sollievo per Delmastro che qualche giorno fa aveva detto: "Il tribunale mi sta per condannare ma io non mi dimetto".