Sanremo (non sono più solo canzonette) e San Valentin (marketing o vero amore? Boh) comunque vanno a nozze. Like o cuoricini? Boh...
Anche senza un fidanzato, ce la cantiamo e ce la suoniamo. E uscimmo a riveder le stelle (come direbbe Dante) ma sono quelle che brillano nel piatto dei master chef Gennaro Esposito e Antonino Cannavacciuolo. Like e cuoricini me li appendo al collo, quelli griffati Carla Della Corte
Se il fidanza di turno vi invita lì per una cenetta a lume di candela vuol dire che é pazzo di voi oltre che dei menu’ stellati.Ma che bontà, ma cos’e quella robina là, canta Mina, mentre i cremini di pralinato alla nocciola con camicia di cioccolato bianco, che farebbero riconciliare qualsiasi cuore infranto, si sciolgono in bocca. Sono i nudi signature di Andrea e Anna Gerasi, maitre patissier e campioni del mondo di cioccolata. Li mangi prima con gli occhi e poi con il cuore. E se finiscono nel girovita, meglio sarete piu’ sensualmente pulpeuse. E poi c’è il panettone/scultura artigianale della loro storica pasticceria Piccinelli di Brescia (1862 anno di fondazione) farcito con ogni bendidio, per Pasqua versione colombina e per i palati più raffinati cioccolatini al cacao con oro 23 carati. Visto che adesso l’oro é salito a 90 euro, sono quasi da conservare in cassaforte. Ma c’é di più per i 90 anni di Roman Polanski hanno realizzato un cake in stile pop art alla Andy Warhol. Una meraviglia. Chi lo ha detto che il panettone si mangia solo a Natale. A Milano c’è quello del miracolo di San Biagio. Io per sfidare il simbolo totem meneghino, ci ho portato quello griffato Gennaro Esposito. Sembra una profanazione perché é impastato senza burro, ma con l’olio d’oliva extravergine, l’oro verde di Anacapri, con aggiunta di albicocca pellecchiella del Vesuvio. Una vera delizia, superato il test gli amici milanesi hanno gradito molto. L’idea vincente degli ispirati imprenditore Gianfranco D’Amato e della gallerista Laura Trisorio nasce dal recupero di ettari di olivi, erano ridotti a alberi spelacchiati ma con pazienza certosina e animo green hanno dato frutti. E che frutti. Del panettone non si butta niente, neanche la scatola di latta dal disegno retrò. Altra variante di Gennaro ai frutti di bosco sostituisce i classici candidi ( che a me tra l’altro non sono mai piaciuti). Viva il panettone destagionalizzato, in costiera amalfitana il panettone San de Riso si mangia anche d’estate servito con frutta di stagione e sorbetto. Poi c’é quello al limoncello, e c’è la versione French Toast impanato e fritto che si è già guadagnato il “Cucchiaio d’Argento, la bibbia dei buongustai. Intanto il Fashion batte in ritirata, fatturati in calo, il mondo del lusso è in crisi, sarebbe come recitare Shakespeare in un centro commerciale, fuori luogo, ma comunque di inoppugnabile bellezza. Brillano invece le costellazioni del food stellato: da Gennaro Esposito, due stelle Michelin dal 2007, bisogna prenotarsi con mesi d’anticipo per avere uno dei 7 tavoli alla Torre del Saracino. Hanno la vista mare, ma cosa importa tanto gli occhi sono incollati sul piatto. Like e cuoricini, il nuovo indicatore sociale, quanto piacciamo agli altri. Li cantano a Sanremo, noi ce li appendiamo al collo, ma sono i cuori ballerini che salgono e scendono legati a una catenella come l’altalena dell’ammmore ( con tre m), li disegna Carla Della Corte, creatrice di gioie napoletana/internazionale.
Se il bacio è l’apostrofo tra le parole t’amo, il cioccolato rappresenta l’essenza di questo sentimento irresistibile, sensuale e intenso. l cioccolato come terapia antidepressiva, ma é San Valentin e non bisogna parlarne. Dalle mani del Pastry Chef Kabir Godi, alla guida del Laboratorio Cannavacciuolo voilà la Crostata Desiderio è un caleidoscopio di sapori gourmet e consistenze, dalla frolla friabile al cacao con riso soffiato al gusto esotico della ganache e del passion fruit. La sinfonia di sapori di Cannavaccioulo ( dal 2023 tre stelle Michelin) è servita a Villa Crespi, sulle sponde del lago d’Orta, dove unisce la tradizione napoletane con quella piemontese. E i sapori vanno a nozze.
Ogni sapore é unico, ogni fidanzato é ricambiabile. Forse, stagionato migliora come un buon Lacryma di Christi. Altrimenti c’è da piangere. E se a fine serata non vi prende a morsi ( di coccole s’intende) prendete voi a morsetti i dragées artigianali, con sfumature di nocciola e cioccolato alla fragola, mandorla e cioccolato allo yuzu, dal gusto un po’ mediorientale. Le praliné al peperoncino, sfizio piccante e afrodisiaco, come preludio di amorosi sensi.
P.S. Come ogni anno regalo il mio cuore virtuale alla coppia piú innamorata che conosco: Si chiamano Damiano Lullo, campione di Enduro, il Valentino Rossi del Cilento, e Miriam Caccavo, l’influencer dell’ E-Commerce. Belli come i Ferragnez, ma senza trascischi giudiziari ed altro...