Scala di Milano, Melania Rizzoli e Marcello Foa nominati nel Cda del teatro dal ministro Giuli, entreranno in carica il 17 febbraio
Il ministro della Cultura Giuli ha scelto Foa e Rizzoli per essere far parte del Cda del Teatro alla Scala
Marcello Foa e Melania Rizzoli sono due nuovi consiglieri del Consiglio di Amministrazione del Teatro alla Scala di Milano. Il due sono stati scelti dal ministro della Cultura Alessandro Giuli per far parte del nuovo Cda del teatro milanese, che entrerà in forze ufficialmente il prossimo 17 febbraio in occasione della prima riunione. Gli altri membri del nuovo Consiglio di Amministrazione erano stati scelti, all'appello mancavano soltanto i due nomi la cui nomina spettava proprio al ministero retto da Giuli.
Marcello Foa e Melania Rizzoli nel nuovo Cda della Scala di Milano
Marcello Foa, giornalista, ex presidente della Rai e ora conduttore su Radio Rai Uno del programma "Giù con la maschera", è il primo nome scelto per entrare nel Cda del teatro milanese. Accanto a lui, il ministro della Cultura Giuli ha nominato Melania Rizzoli, divulgatrice scientifica, ex deputata del Popolo della Libertà ed ex vice presidente della Regione Lombardia. Loro due entrano a far parte del nuovo Cda, insieme agli altri incaricati. Tra i privati troviamo Claudio Descalzi di Eni, Giacomo Campora di Allianz, Giovanni Bazoli di Fondazione Cariplo e Diana Bracco della Camera di commercio prende il posto di Alberto Meomartini. Il nuovo sovrintendente sarà Fortunato Ortombina e a rappresentare la Regione Lombardia ci sarà Barbara Berlusconi, nominata dal presidente Attilio Fontana. Come presidente è stato confermato il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Non faranno più parte del Cda l'ex sovrintendente Dominique Mayer, il finanziere Francesco Micheli.
Barbara Berlusconi nel Cda
Anche la figlia di Silvio Berlusconi sarà presente nel Cda del teatro milanese, in quanto nominata dal presidente della regione Fontana. Dopo la sua nomina si erano sparse le voci di una sua possibile discesa in politica, cosa che la stessa Berlusconi ha smentito ieri con queste parole: "Le ricostruzioni di alcuni organi di informazione non rispecchiano le mie intenzioni e sono, dunque, prive di fondamento".