Lombardia, 200 letti Covid acquistati nel 2020 ma mai usati perché "privi di certificazione ISO", spesi 222mila euro, Bertolaso: "Diamoli all'Ucraina"
I letti erano stati acquistati da un'azienda indiana a cui è stato ordinato, dal Tribunale di Milano dopo un'azione legale, di risarcire la regione e di riprendersi i letti
Nel marzo 2020 erano stati comprati dalla Regione Lombardia 200 letti da terapia intensiva per affrontare l'emergenza Covid, spendendo oltre 222mila euro. Quei letti non sono mai stati usati, in quanto sprovvisti di certificazione ISO e marchio CE. La regione aveva fatto causa all'azienda indiana da cui aveva comprato i letti, vincendo, ma ad ora i letti sono ancora all'ex ospedale Sant'Anna di Como. L'assessore al Welfare Guido Bertolaso, chiamato a dare spiegazioni, ha proposto di "donarli all'Ucraina", inviandoli nella zona di Zaporizhzhia.
200 letti Covid mai usati, spesi oltre 222mila euro
200 letti da terapia intensiva sono stati acquistati, spendendo 222.238 euro, dalla Regione Lombardia per fronteggiare l'emergenza sanitaria dovuta al Covid. Quei letti non sono mai stati usati. Oggi si trovano nei padiglioni dell'ex ospedale Sant'Anna di Como, in attesa di essere restituiti all'azienda produttrice o essere destinati altrove. L'assessore al Welfare della regione Lombardia, Guido Bertolaso, è stato chiamato dalle opposizioni a rispondere dello spreco di denaro pubblico.
Bertolaso ha dichiarato che i letti erano stati acquistati per destinarli alle terapie intensive che ne facevano richiesta, facendo fronte alle eventuali carenze dei reparti ospedalieri. "Le polemiche sollevate su questa vicenda sono fuori luogo . La Regione ha operato con tempestività in un momento di crisi sanitaria senza precedenti, cercando di garantire tutte le risorse necessarie per far fronte all'emergenza". I letti vennero acquistati da una società indiana, la Surgimill Medical Systems, per 222.328 euro. Una volta arrivati però, gli operatori si accorsero che i 200 letti erano sprovvisti di certificazione ISO e di marchio CE, obbligatori per essere utilizzati. La Regione Lombardia ha avviato così una azione legale contro l'azienda produttrice, vincendola nel 2023: il Tribunale di Milano dispone alla Surgimill di rimborsare la regione e di riprendersi i letti. Ciò non è ancora avvenuto.
Una delle ipotesi formulate per smaltire questi 200 letti è stata quella di inviarli nelle zone di guerra in Ucraina; Kiev da tempo ha infatti chiesto letti alla Lombardia per i feriti di guerra. La Lombardia ha così proposto alla Surgimill un accordo, non ancora accettato, per inviare i 200 letti acquistati nella zona di Zaporizhzhia. Anche se non conformi alle normative europee, i letti potrebbero essere utilizzati in Ucraina in quanto questa non appartiene all'UE, e sarebbero utili in una zona di guerra.