Caso Ferragni, "testo uova di Pasqua ingannevole, fa credere che fai beneficenza, le vendite servono per il cachet esorbitante", le mail di Balocco, Cerealitalia e I bambini delle Fate contro l'influencer nel 2022

In una email, ora agli atti d’indagine, l’associazione di beneficienza legata alla vendita delle uova di Pasqua di Chiara Ferragni avvertiva Cerealitalia-ID che la campagna pubblicitaria risultava “ingannevole”

Dopo la notizia del rinvio a giudizio di Chiara Ferragni con l'accusa di truffa aggravata, emerge il contenuto di alcune mail che hanno protagonisti Federico Camporese, responsabile nazionale dell'associazione benefica "I bambini delle fate", Cerealitalia-ID e Balocco.

"Purtroppo il comunicato, così come quanto avete pubblicato nel vostro sito, in alcuni passaggi porta il consumatore a pensare che comprando l'uovo si produca automaticamente un sostegno ai Bambini delle Fate". Così Camporese sollevava già nel 2022 i primi dubbi sulla corretta comunicazione della campagna di beneficienza fatta da Chiara Ferragni a favore della sua associazione attraverso le uova di Pasqua.

Caso Ferragni, "testo uova di Pasqua ingannevole"

In un'informativa della Guardia di finanza di Milano, tra gli atti che fanno parte del fascicolo del processo contro Chiara Ferragni - imputata per truffa continuata e aggravata in relazione alle operazioni commerciali "Pandoro Balocco Pink Christmas, Limited Edition Chiara Ferragni" (Natale 2022) e "Uova di Pasqua Chiara Ferragni - sosteniamo i Bambini delle Fate" (Pasqua 2021 e 2022) - emergono una serie di mail in cui si evince il malumore su come il team dell'imprenditrice digitale sembra voler gestire la comunicazione sugli accordi commerciali raggiunti.

Il messaggio di Camporese fa parte di una email che il responsabile dell'associazione di beneficienza ha inviato il 21 febbraio 2022 all'addetta marketing di Cerealitalia-ID. Nella comunicazione, ora agli atti delle indagini, Camporese chiede di modificare il testo del comunicato, mettendo in guardia l'azienda dolciaria pugliese da un possibile fraintendimento nella campagna promozionale, dalla quale sembrerebbe che i ricavi della beneficienza siano legati alla quantità di uova acquistate. Un messaggio che, lui scrive, "risulta ingannevole nei confronti delle persone che acquistano l'uovo e quindi in primis verso i vostri consumatori".

"Come sapete – spiega ancora Camporese – potete utilizzare il logo come azienda perché come azienda avete deciso di sostenere i Bambini delle Fate ma non è il caso che facciate intendere alcuna operazione di raccolta fondi a nostro favore direttamente riconducibile alla vendita delle uova di Pasqua".

Caso Ferragni, una mail: "In realtà le vendite servono per pagare il vostro cachet esorbitante" 

In una mail dell'azienda dolciaria di Cerealitalia si evidenzia come la dicitura "acquistate l'uovo per sostenere" sarebbe "fuorviante in quanto passerebbe l'errato concetto che acquistando l'uovo si sostiene la causa benefica", mentre in realtà il numero dei prodotti venduti nulla c'entra con la somma destinata all'ente di sostegno per bambini.

Ancora più esplicite le mail in casa Balocco dopo il contrasto con il team di Chiara Ferragni. "Mi verrebbe da rispondere 'in realtà le vendite servono per pagare il vostro cachet esorbitante...'" scrive una dipendente all'amministratrice delegata Alessandra Balocco (indagata) che replica: "Hai perfettamente ragione. Si attribuiscono meriti che non hanno, ma il buon Dio ne terrà conto al momento opportuno". Chi cura la comunicazione mette in allarme l'azienda dolciaria di Cuneo: "Chiara Ferragni si sta prendendo tutto il bello di questa iniziativa e voi tutto il brutto. (...) Alla faccia del nuovo Natale rosa e stiloso, insomma. Fate molta attenzione".

Nell'informativa viene evidenziato un messaggio Whatsapp inviato al personale: "Avviso importante. Fabio (Damato ex braccio destro dell'imprenditrice digitale, ndr) mi ha chiesto di avvisarvi di non andare in ufficio in Tbs, sia noi dell'ufficio sia chi aveva meeting con lui. C'è la Guardia di finanza e stanno interrogando parte del team". Poi un altro messaggio: "Ragazzi anche chi sta andando in Fenice non andate in ufficio. Sono arrivati anche li, Fabio non vuole che inizino a interrogare tutti".