Nuovo Codice della strada, la SENTENZA della Cassazione boccia riforma Salvini: test antidroga potrebbero generare falsi positivi, esame del sangue più attendibile - PDF

La decisione della Cassazione, pur se riferita a fatti precedenti alla riforma Salvini, ne ribalta alcune delle modifiche introdotte, riportando l’attenzione sulla necessità di un controllo accurato e completo

Il Nuovo Codice della Strada di Salvini continua a creare dibattito, ma adesso una sentenza della Cassazione boccia in maniera chiara un punto della riforma: i test antidroga non sono attendibili ed il test del sangue è più attendibile di quello dell'urina. Il motivo? Potrebbero creare false positivi in quanto non dimostrano effettivamente un'alterazione delle capacità di guida, in quanto potrebbero essere incriminate penalmente persone che fanno uso di droghe per motivi terapeutici o per chi ha assunto sostanze molto tempo prima del controllo.

Nuovo Codice della strada, la SENTENZA della Cassazione boccia riforma Salvini: test antidroga potrebbero generare falsi positivi

La sentenza n. 2020/2025 della Cassazione stabilisce che l’esame del sangue è il test più attendibile per determinare la presenza di droghe assunte di recente. Una differenza sostanziale rispetto all’esame delle urine, che può rilevare tracce di sostanze anche molto tempo dopo l’assunzione, mentre l’esame del sangue fornisce una prova diretta della presenza di droga nel sangue al momento del controllo. Ciò è fondamentale per stabilire se l’alterazione psicofisica del conducente sia effettiva e immediata.

La Cassazione ha sottolineato che, per valutare l’effettiva alterazione psicofisica di un conducente, è necessario un controllo globale del suo comportamento. Gli agenti delle forze dell'ordine devono considerare alcuni fattori come la coordinazione dei movimenti, l’eloquio e lo stato emotivo della persona, ad esempio se questa è visibilmente agitata o euforica, per avere la certezza che la persona non stia guidando sotto l’effetto di sostanze che ne compromettono la capacità di controllo del veicolo.
 
La decisione della Cassazione, pur se riferita a fatti precedenti alla riforma Salvini, ne ribalta alcune delle modifiche introdotte, riportando l’attenzione sulla necessità di un controllo accurato e completo. Un test antidroga positivo non basta per accusare un automobilista. Deve esserci una prova concreta che dimostri l’effettiva incapacità alla guida. Questo approccio più rigoroso e preciso aiuterà a evitare errori e a garantire che vengano puniti solo i comportamenti realmente pericolosi.

Il Nuovo Codice della Strada ha introdotto diversi punti ambigui, contestati da migliaia di automobilisti e non. Uno tra questi è l'assunzione di farmaci. Assumerne alcuni come Tachipirina, Brufen, Moment, Nurofen e Aspirina.