Milano, condannato a 12 anni e 2 mesi per tentato omicidio il marocchino che accoltellò il poliziotto Christian Di Martino, prevista espulsione dall'Italia

La condanna prevede anche 150mila euro di risarcimento, il pagamento immediato di una provvisionale da 5mila euro e l’espulsione dall’Italia dopo aver scontato la pena

Ha fine la vicenda di Christian Di Martino, vice ispettore della polizia di Stato accoltellato l’anno scorso da un marocchino 37enne che è stato Milano condannato a 12 anni e 2 mesi. L’agente venne raggiunto da diverse coltellate al torace e all’addome da parte di Hasan Hamis, fermato dal poliziotto mentre tirava pietre ai treni in corsa nella stazione di Lambrate a Milano.

Condannato l'uomo che accoltellò il poliziotto Christian Di Martino

12 anni e 2 mesi. Questa la condanna inferta ad Hasan Hamis per aver tentato di uccidere Christian Di Martino nella notte tra l’8 e il 9 maggio 2024. La sentenza arriva al termine di un processo con rito abbreviato e dopo che la procura milanese aveva richiesto una condanna più altra: 13 anni e 4 mesi per tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale, porto abusivo di arma, lesioni su altri due poliziotti e su un passante, false attestazioni e attentato alla sicurezza dei trasporti. Oltre agli anni inferti, la condanna prevede anche 150mila euro di risarcimento, il pagamento immediato di una provvisionale da 5mila euro e l’espulsione dall’Italia dopo aver scontato la pena.

La vicenda

Il vice ispettore Christian Di Martino intervenne con alcuni colleghi vedendo Hasan Hamis lanciare pietre ai treni in corsa, colpendo anche alla testa una donna 55enne. Nonostante fosse stato colpito dal taser d’ordinanza, il 37enne marocchino è riuscito a colpire con tre fendenti di un coltello lungo 20 centimetri l’agente di polizia, ferendolo gravemente. Di Martino venne operato d’urgenza per sette ore all’ospedale Niguarda, riuscendo infine ad uscirne vivo.

Le dichiarazioni

Nonostante la vittoria, i legali del vice ispettore Di Martino non si dichiarano soddisfatti. "Non possiamo dirci soddisfatti perché Di Martino andrà in giro tutta la vita con un rene solo e non essendo prevista la copertura assicurativa non prenderà un euro essendo l'imputato nullatenente". "Non esiste alcuna tutela patrimoniale - conclude l'avvocato - per gli accadimenti durante il servizio".