Genova, capotreno coinvolto in una lite tra passeggeri, colpito da una bottigliata perde quattro denti
E' successo nella stazione di Brignole: uno degli aggressori nella colluttazione ha smarrito il braccialetto elettronico ed è stato identificato dalla polfer
Un capotreno è rimasto ferito mercoledì sera alla stazione di Genova Brignole dopo essere stato colpito da una bottigliata. L’uomo, di circa 55 anni, ha riportato un lieve trauma cranico e ha perso quattro denti a causa del violento colpo subito. È successo intorno alle 20. Il dipendente di Trenitalia è stato soccorso dall’automedica del 118 e dai volontari della squadra emergenze. Dopo gli accertamenti e la medicazione sul posto è stato portato al pronto soccorso del San Martino in codice giallo. Le sue condizioni non destano preoccupazioni.
Sul posto è intervenuta la Polfer. Ancora da chiarire la dinamica dei fatti: secondo una prima ricostruzione,sembra che il capotreno non fosse il destinatario dell’aggressione, ma che sia rimasto coinvolto suo malgrado in una lite tra altre due persone, forse mentre stava cercando di dividerle. Una di queste ha lanciato una bottiglia contro l'altro proprio nel momento in cui passava il lavoratore. Uno dei due è stato anche identificato, perché nella colluttazione ha perso il braccialetto elettronico che gli era stato applicato per altri reati.
E' la terza aggressione ai danni di capotreno e controllori in Liguria. E questo ha scatenato le polemiche contro la gestione dei trasporti. “L’ennesima aggressione ai danni di un capotreno, impone una riflessione e soluzioni immediate, per garantire la sicurezza del personale che lavora sui convogli. Queste aggressioni continue non sono più tollerabili – commentano in una nota il capogruppo del Pd in Regione Armando Sanna e il consigliere Simone D’Angelo, segretario metropolitano del partito -. Venga subito attivato un tavolo permanente sulla sicurezza a bordo dei treni che metta insieme Regione, Trenitalia, il Gruppo FS, Prefetture e organizzazioni sindacali. Come chiesto dai sindacati, per la tutela dei lavoratori. Quello delle aggressioni a chi lavora sui treni è un tema da affrontare al più presto. Solidarietà e vicinanza al capotreno, alla famiglia e ai colleghi”.