Capodanno, stretta su sicurezza, zone rosse nelle grandi città, Viminale: utili per prevenire “criminalità e abuso di alcol”
Il ministro Piantedosi estende il modello Milano a tutte le grandi città, controlli rafforzati nelle piazze e nelle zone della movida, con divieti per soggetti ritenuti pericolosi o con precedenti
In vista delle celebrazioni di Capodanno, tutte le principali città italiane adotteranno un sistema di “zone rosse” nelle aree più frequentate, come piazze e quartieri della movida. La misura, già testata a Milano, Firenze e Bologna, è stata ampliata a livello nazionale su direttiva del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Nelle zone considerate a rischio sarà vietata la presenza di soggetti considerati “pericolosi” o con precedenti penali, che potranno essere allontanati dalle forze dell’ordine.
Controlli in stazioni e zone della movida
Il provvedimento prevede che i prefetti individuino, attraverso specifiche ordinanze, le aree urbane dove sarà vietata la presenza di soggetti ritenuti pericolosi o con precedenti per reati contro la persona o il patrimonio. L’obiettivo, spiega il Viminale, è garantire la sicurezza urbana e permettere ai cittadini di usufruire degli spazi pubblici in un clima sereno e privo di rischi.
La direttiva implementata in vita dei festeggiamenti di Capodanno è secondo il Viminale “un ulteriore strumento per rafforzare i controlli nelle aree di maggiore affluenza, anche in occasione dei numerosi spettacoli e manifestazioni previste”. Resta compito delle prefetture trovare le modalità di applicazione della direttiva, che potrebbe riguardare soprattutto stazioni, zone della movida e luoghi particolarmente affollati per i festeggiamenti dell’ultimo giorno dell’anno.
Una sperimentazione è già in atto a Milano
Le ordinanze delle prefetture saranno, spiega ancora il Viminale, “particolarmente utili in contesti caratterizzati da fenomeni di criminalità diffusa e situazioni di degrado" e saranno rivolte a quelle zone della città dove "si registrano spesso episodi di microcriminalità (furti, rapine), violenza (risse, aggressioni), vandalismo, abuso di alcol e degrado".
Concretamente, le forze dell’ordine potranno allontanare dalle zone interessate le persone che potrebbero costituire un pericolo, con o senza precedenti penali. La misura non è pensata soltanto per il capodanno: una sperimentazione è già in atto a Milano dal 30 dicembre al 31 marzo, ma anche a Firenze e Bologna. Secondo i dati del ministero degli interni in queste città 14.000 controlli hanno portato all’allontanamento di 105 persone.