Ergastolo a Turetta, fra dieci anni potrà avere il primo permesso, a 48 anni la libertà condizionale, l'avv Caruso: "È un po’ stordito"

dopo 10 anni (quindi nel 2033, quando Filippo, che un anno a Montorio Veronese l’ha già trascorso, avrà 32 anni) potrà accedere ai primi permessi premio; dopo 20 anni (nel 2043) è possibile la semilibertà, mentre dopo 26 la liberazione condizionale e qui si parla del 2049, quando avrà 48 anni

Filippo Turetta è stato condannato martedì 3 dicembre 2024 all'ergastolo per l'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin, fra 10 anni avrà il primo permesso. Quando compirà i 48 anni, gli potrà essere concessa la libertà condizionale. Il suo avvocato, Giovanni Caruso, lo ha definito "un po' stordito" dopo la lettura della sentenza. 

Ergastolo a Turetta, fra dieci anni il primo permesso

Filippo Turetta indossava una felpa scura nell'ultima udienza, quella della condanna all'ergastolo per omicidio premeditato. Durante la lettura ha tenuto per tutto il tempo lo sguardo basso e gli occhi quasi chiusi. Era impassibile mentre il presidente della Corte d’assise, Stefano Manduzio, leggeva la parola "ergastolo".

Appena il giudice ha finito di leggere il dispositivo, le guardie penitenziarie hanno subito portano via Turetta che ha continuato a tenere lo sguardo basso. I suoi avvocati, Caruso e la collega Monica Cornaviera, l’hanno intercettato nella stanzetta dedicata ai detenuti. "Gli ho parlato brevemente e gli ho spiegato il senso della sentenza – ha detto Caruso –. Lui ha compreso che si tratta della pena massima, ma anche che sono cadute due aggravanti. Non ha avuto reazioni particolari, ma è un po’ stordito e mi ha ringraziato".

"Filippo Turetta sa che dovrà passare buona parte della sua vita in carcere", aveva detto il legale nel corso dell’arringa, dopo aver definito "inumana" la pena dell’ergastolo in un lungo preambolo. Ma il pm Andrea Petroni, dopo aver pensato a lungo, aveva chiesto la pena massima sottolineando come l’ergastolo di oggi non sia quello di qualche decennio fa.

L’ordinamento penitenziario prevede infatti tre step progressivi: dopo 10 anni (quindi nel 2033, quando Filippo, che un anno a Montorio Veronese l’ha già trascorso, avrà 32 anni) potrà accedere ai primi permessi premio; dopo 20 anni (nel 2043) è possibile la semilibertà, mentre dopo 26 la liberazione condizionale e qui si parla del 2049, quando avrà 48 anni.

Proprio questi benefici rendono l’ergastolo compatibile con la Costituzione italiana, secondo cui la pena deve avere una finalità rieducativa. L’ergastolo vero e proprio, quello cosiddetto "ostativo", è infatti previsto solo per gravissimi reati di mafia o terrorismo. "Giusto così. Ora sarebbe corretto obbligarlo anche a lavorare duramente, per evitare che la sua permanenza in galera sia completamente a carico degli italiani", ha sottolineato il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini in un post sui suoi canali social.