Roma, perquisizioni in Campidoglio: corruzione sugli appalti delle strade e sui fondi del Giubileo, 7 indagati
Frode su appalti da 100 milioni di euro, al centro dell'inchiesta l'imprenditore Mirko Pellegrini. L'avvocato: "Solo accuse"
Il Comune di Roma oggetto di perquisizioni da parte della Guardia di finanza. I militari sono entrati in azione anche in Campidoglio nell'ambito di una indagine della Procura di Roma per corruzione, turbativa d'asta e frode in pubbliche forniture nell'ambito di appalti per il rifacimento del manto stradale e che riguarderebbe anche fondi per il Giubileo. 7 gli indagati, tra cui 5 pubblici ufficiali e 2 agenti della polizia.
Roma, perquisizioni in Campidoglio: corruzione sugli appalti delle strade e sui fondi del Giubileo
Perquisizioni in Campidoglio dopo l'apertura di un'inchiesta da parte della procura di Roma. Corruzione sugli appalti per il rifacimento del manto stradale. Al centro il ruolo dell'imprenditore (indagato) Mirko Pellegrini, 46 anni, nato a Roma ma residente a Frascati. Secondo la pista investigativa gestiva un giro di tangenti che lo stesso pagava ai pubblici ufficiali per ‘pilotare’ una serie di appalti per lavori di manutenzione delle strade.
"Le vicende riguardano presunti episodi - spiega una nota della Procura - corruttivi e fraudolenti posti in essere in fase di aggiudicazione ed esecuzione di appalti banditi nel settore della manutenzione e rifacimento del manto stradale, da Roma Capitale e Astral - Azienda Strade Lazio Spa". I finanzieri del Comando Provinciale di Roma "hanno dato esecuzione a decreti di perquisizione locale, domiciliare e di contestuale sequestro nei confronti di diversi soggetti indagati, a vario titolo, per le ipotesi - è detto nella nota - di associazione per delinquere, corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e autoriciclaggio, tra l’altro volti ad ottenere appalti per l’asfaltatura stradale da Roma Capitale".
Secondo quanto ricostruito dalla Guardia di finanza, Pellegrini avrebbe commesso frode nella pubblica fornitura di appalti conclusi con Roma Capitale e altri enti pubblici- ad esempio a via della Serenissima, via della Magliana e piazzale De Bosis -, non adempiendo dolosamente agli obblighi contrattuali previsti e ponendo in essere espedienti ingannevoli per far apparire l’esecuzione del contratto conforme agli obblighi assunti, con particolare allo spessore del manto di asfalto e alle qualita’ del materiale impiegato. Infine, il 46enne avrebbe dato o promesso utilità ai pubblici ufficiali affinché questi compissero atti contrari ai doveri d’ufficio.
Per la Gdf è stato "possibile rilevare la partecipazione delle società appartenenti al 'gruppo' a numerose procedure di gara per lo piu' inerenti a lavori di rifacimento del manto stradale, con la conseguente aggiudicazione, che nella maggior parte dei casi hanno avuto quale controparte 'Roma Capitale' per importi di circa 100 milioni di euro". L'avvocato: "Solo accuse, forniremo la nostra versione dei fatti".