Addio ad Arturo Ferruzzi, figlio di Serafino, fondatore di un impero agroindustriale italiano

E' mancato in Sicilia, a Noto, dove si era trasferito da qualche anno con la moglie Cristina Busi

E' mancato Arturo Ferruzzi, primo genito di Serafino, fondatore dell’omonimo gruppo agricolo e chimico. L'imprenditore romagnolo, che da tempo soffriva di problemi cardiaci, è morto a 84 anni a Noto in Sicilia a seguito di un malore accusato nella sera di venerdì 8 novembre. Arturo Ferruzzi insieme alle sorelle Idina, Franca e Alessandra è stato protagonista dell’ascesa dell’impresa dopo la morte del padre in seguito a un incidente aereo a Forlì, con la guida anche di Raul Gardini fino alla crisi che l’ha colpita negli anni Novanta. Arturo era il cognato di Raul Gardini, che aveva sposato la sorella Idina e che, dopo aver preso il timone della Ferruzzi, fu protagonista della scalata alla Montedison in cui l’imprenditore ravennate sfidò Enrico Cuccia e il potere della sua Mediobanca. Dal suo primo matrimonio con Emanuela Serena Monghini, ha avuto tre figli: Desideria, Massimiliano e Diletta. Nel 2001 ha sposato Maria Cristina Busi, presidente di Confindustria Catania e proprietaria di alcuni stabilimenti di imbottigliamento della Coca Cola. Da alcuni anni, Arturo Ferruzzi aveva iniziato a seguire il business della moglie, spostandosi in Sicilia. Il padre Serafino, assieme a due soci, fondò la società a responsabilità limitata Ferruzzi Benini e C. (dal 1956 Ferruzzi e C.), che si occupava del commercio di materie prime in campo agricolo soprattutto i cereali. Nel corso degli anni Cinquanta l’attività si è espansa e negli anni Sessanta la Ferruzzi è arrivata a insediarsi direttamente con i propri silos in Argentina e negli Stati Uniti, diventando una delle maggiori compagnie di compravendita del mondo e acquistando grandi tenute agricole. Serafino era l’unico imprenditore italiano ad avere un posto alla Borsa merci di Chicago.