Genova, Mahmoud ucciso e decapitato perché si era ribellato ai datori di lavoro, ergastolo per Tito E Bob

In aula i due imputati si sono scambiati accuse reciproche. Difese pronte a impugnare la sentenza di primo grado, Disposto l’isolamento diurno per 18 mesi

Ergastolo per Mohamed Alì Abdelghani Alì, dettoBob, e Abdelwahab Ahmed Gamal Kamel, detto Tito, che il 23 luglio del 2023 hanno ucciso e poi fatto a pezzi tagliandogli testa e mani il 19enne Mahmoud Abdalla, che voleva lasciare il lavoro e denunciare i titolari del negozio perché veniva sfruttato. Lo ha deciso la Corte di Assise di Genova presieduta dal giudice Massimo Cusatti, che ha disposto anche l’isolamento diurno per 18 mesi. Il massimo della pena quindi per un omicidio aggravato come aveva chiesto la pm Daniela Pischetola, dalla premeditazione e dai motivi abietti e. Oltre all’omicidio i due egiziani sono stati condannati anche per soppressione e vilipendio di cadavere, reato quest’ultimo che neppure l’accusa aveva formulato, ma che è stato aggiunto come reato ‘de facto’ dalla Corte.

“Non ho mai visto né collaborazione né compassione o rammarico verso la vittima, ma anzi tentativi di sviare le indagini” aveva detto la pm nella scorsa udienza chiedendo che ai due non venissero concesse le attenuanti generiche Gli avvocati di Tito e Bob Salvatore Calandra, Elisa Traverso, Carlo Manti e Fabio Di Salvo, hanno provato a loro volta a sostenere le tesi dei loro assistiti invocando responsabilità contrapposte. Dopo la sentenza Di Salvo e Calandra hanno preannunciato il ricorso in appello.