04 Novembre 2024
Un capotreno delle Ferrovie dello Stato è stato accoltellato su un treno regionale diretto da Genova a Busalla. Il controllore, 44 anni, stava procedendo con la verifica dei biglietti dei viaggiatori, quando è scattata l’aggressione da parte di una coppia priva del titolo di viaggio. Un ventunenne di nazionalità egiziana, una sedicenne italiana ma di origini egiziane invece è stata denunciata. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine: i carabinieri, intervenuti con il reparto radiomobile, grazie alla descrizione fornita dagli altri passeggeri, mentre altre pattuglie circondavano la zona limitrofa, sono riusciti a individuare la coppia di aggressori, fermandoli. Il ventunenne è stato ritrovato a tre chilometri di distanza dalla stazione, con ancora il coltello in mano sporco di sangue ma senza macchie sui vestiti, come riportano i carabinieri. Con il presunto autore anche una sedicenne che avrebbe avuto un ruolo minore nell’aggressione.
Domani il personale ferroviario si fermerà per otto ore. Sciopero nazionale dalle 9 di stamani alle 17, indetto da sei sigle sindacali. Per chiedere impegni concreti sulla sicurezza che, secondo i lavoratori del comparto, né le istituzioni né la società stanno mantenendo. Ed è lo stesso ministro dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini che irrompe su questa vicenda con un post sulla sua pagina Facebook. Senza però, almeno sino a ieri, raccogliere le richieste dei lavoratori. «Piena solidarietà al ferito, attualmente in gravi condizioni - scrive - E ora nessuna clemenza per i responsabili: gesti del genere non devono rimanere impuniti. Da parte nostra continueremo a fare il massimo per rendere l’Italia più sicura, a partire da treni e stazioni, come dimostra ad esempio l’estensione del servizio di Fs Security». Chiudendo il post provando ad accendere la polemica politica: «Altro che tolleranza e accoglienza indiscriminata, dopo anni di scelte sbagliate della sinistra e di porti aperti, dobbiamo tornare a regole e buonsenso. È ovvio che è necessario combattere con maggiore determinazione anche l’immigrazione illegale. Troppo spesso i clandestini sono protagonisti di episodi violenti sui treni e nelle stazioni».
«È inaccettabile l’aggressione subita dal capo treno di Trenitalia durante lo svolgimento del proprio lavoro - dice Luigi Corradi, amministratore delegato di Trenitalia - Esprimiamo la nostra solidarietà al collega e lavoriamo quotidianamente per garantire la sicurezza di lavoratori e viaggiatori». Sul caso interviene anche Annamaria Furlan, senatrice Pd ed ex segretaria Cisl: «Un episodio gravissimo. Esprimo la mia vicinanza al capotreno e alla sua famiglia. Dobbiamo continuare ad investire sulla sicurezza e rafforzare gli organici per assicurare maggiore presenza sulle vetture del personale»
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